Foggia assediata, il premier Conte: “Vinceremo la battaglia”
Ancora una bomba a Foggia, ancora imprenditori nel mirino della criminalità organizzata: questa volta è toccato nuovamente ai manager Vigilante, titolari del centro anziani “Il sorriso di Stefano”, colpito da un ordigno rudimentale all’alba di oggi. All’interno della struttura, al momento dell’esplosione, si trovava una donna delle pulizia, per fortuna rimasta illesa.
Il 3 gennaio scorso una bomba era stata fatta esplodere sotto l’auto di Cristian Vigilante, il responsabile delle risorse umane della residenza sanitaria assistenziale e testimone nel processo chiamato «Decima Azione» a carico di 29 presunti esponenti della mafia foggiana, accusati di un tentativo di estorsione ai danni del centro residenziale.
Sul punto è intervenuto il premier Giuseppe Conte: “Lo Stato e i cittadini di Foggia non abbassano la testa. Gli inquirenti sono già al lavoro e non daremo tregua a chi pensa, con la violenza, di esiliare legalità, libertà e giustizia. Vinceremo insieme questa battaglia”.
L’attenzione dello Stato, a Foggia e provincia, è massima. Stamattina in Prefettura è arrivato il Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle attività antiracket e antiusura, Annapaola Porzio, che ha incontrato i commissari prefettizi di Cerignola e Manfredonia, il Prefetto di Foggia, il Procuratore DDA di Bari, il Procuratore della Repubblica di Foggia, i vertici provinciali delle Forze di Polizia, il Presidente della Provincia, il sindaco di Foggia le organizzazioni sindacali, le associazioni antiracket e antiusura.
“L’attacco allo Stato da parte della criminalità è senza precedenti: ci saranno misure senza precedenti”, ha commentato il commissario straordinario inviato dal Governo.