VIDEO | Nove anni fa Matthias Scepp si uccideva a Cerignola
Nove anni fa, sui binari della stazione di Cerignola Campagna, si toglieva la vita Matthias Schepp, padre di Alessia e Livia ed ex marito di Irina Lucidi. La sua folle corsa nel sud Italia ha nascosto, e continua a nascondere, uno dei misteri più fitti degli ultimi anni. Partito da Saint Sulpice, in Svizzera, il 30 gennaio, l’ingegnere svizzero, ormai ad un passo dalla separazione con sua moglie, prelevò le due gemelline letteralmente svanite nel nulla.
A distanza di anni non si è mai riusciti a comprendere coma mai l’uomo abbia scelto proprio Cerignola come teatro del suo suicidio. Semplice casualità o le ricerche effettuate col suo portatile, a pochi giorni dalla partenza, avrebbero potuto nascondere altro?
Difficile capirlo, così come è difficile dire con certezza quale destino abbia atteso le due gemelline. Stando ad una lettera scritta il 3 febbraio, prima di suicidarsi, ed arrivata in Svizzera una settimana dopo, le bambine sarebbero morte: “Le ho uccise, non hanno sofferto”, aveva scritto Matthias, di suo pugno, in una delle sette missive inviate a sua moglie Irina.
Il 3 febbraio l’ingegnere della Philipp Morris arriva a Cerignola. Alcune testimoni hanno giurato di averlo visto in un bar del centro, nei pressi del vecchio ospedale, mentre scriveva una lettera: una circostanza che l’ex titolare ha sempre smentito. Fatto sta che Matthias, intono alle 20:00, si è recato in stazione.
Lì ha inviato una nuova lettera contenente dei soldi, poi ha girovagato nelle campagne: dapprima nei pressi di un pozzo a ridosso della stazione, come confermato da testimoni e dall’attività dei cani molecolari, poi si è spinto in fondo ai terreni per espletare i suoi bisogni.
Dieci minuti prima delle 23:00 un treno intercity passa a 140km/h dalla stazione di Cerignola Campagna: è in quel momento che Matthias decide di buttarsi sui binari, perdendo la vita. Nonostante le testimonianze di avvistamento, nonostante successivi controlli in Canada e in Sardegna (dove è intervenuta la DIA in un campo rom), di Alessia e Livia non si è più avuta notizia
Michele Cirulli