FOTO | Ecco il proiettile recapitato in comune
Un proiettile dietro la porta dell’ufficio del dirigente comunale Michele Prencipe. È questa la scoperta fatta lunedì mattina, intorno alle 13:00, presso il Comune di Cerignola: al momento non si conoscono il movente e l’identità di chi, introducendosi a Palazzo di Città, ha deciso di adornare l’ufficio tecnico con il proiettile, che è stato sequestrato dai carabinieri del comando di Cerignola.
Chi ha allestito la scena – che ha tutta l’aria di essere un’intimidazione, ma su cui le forze dell’ordine indagano a 360 gradi– si è preoccupato di farlo approfittando dell’assenza temporanea del dirigente, che in quel momento aveva lasciato il suo ufficio. Così ignoti hanno legato il proiettile ad un elastico giallo e lo hanno affisso al pomello esterno della porta, evidentemente potendo contare – a quell’ora – sullo scarso flusso di dipendenti comunali e di utenti che generalmente, in orario d’ufficio, a decine si recano al terzo piano di palazzo di città.
Sorpresa e sconcerto sono state le prime reazioni, e subito dopo sono stati prontamente allertati i carabinieri. Come si ricorderà, il Comune di Cerignola è stato sciolto per mafia lo scorso ottobre, quando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto accogliendo le relazioni di Prefettura e Ministero dell’Interno, che hanno giudicato come condizionata dalla criminalità l’azione amministrativa dell’allora maggioranza di Franco Metta. E’ questa circostanza a creare ulteriore apprensione a Palazzo di Città, pur non essendo esistiti, o comunque non sono noti, ad oggi, motivi di frizione tra il dirigente comunale con ambienti esterni o con cittadini specifici e non si registrano particolari pressioni sulla sua attività. Fatto sta che l’architetto Prencipe è tornato prontamente a lavoro.
“Si respira una brutta aria”, commenta qualche dipendente comunale che, da quelle parti, ne ha viste tante. Nel frattempo prosegue l’attività di indagine da parte dei carabinieri per cercare di risalire alle cause di quella che, a tutti gli effetti, sembra un’intimidazione. Si cerca infatti di capire, eventualmente, se quel proiettile avesse come destinatario il dirigente o volesse raggiungere più in generale la tecnostruttura, considerando il fatto che la porta, al momento dell’allontanamento del dipendente, pur essendo aperta non è stata toccata e né tantomeno qualcuno ne ha approfittato per trafugare documenti o manomettere atti.
All’indomani del ritrovamento del proiettile, il commissario prefettizio Umberto Postiglione ha convocato d’urgenza una riunione con tutto l’apparato tecnico. Prencipe, architetto manfredoniano, è arrivato a Cerignola dal primo agosto scorso, quando insieme all’ingegnere Michele Chiumento (di San Giovanni Rotondo) ha dovuto sostituire la vecchia dirigenza dell’ufficio tecnico andata ormai in pensione in regime di quota 100. A Prencipe è toccata la direzione del Settore Servizi Tecnici, Lavori Pubblici e Ambiente. L’indagine dei carabinieri non esclude alcuna possibilità. Prencipe è stato sentito, come da routine, per conoscere ulteriori dettagli sull’accaduto.
Michele Cirulli
È particolarmente indicativo il silenzio dell’ex sindaco su quanto accaduto, non condannando pubblicamente sui social il gesto intimidatorio, a prescindere dal movente che lo ha causato. Eppure egli ha tanto a cuore l’attività amministrativa ed il governo della città. Piuttosto si lamenta costantemente del fatto che i suoi oppositori non criticano l’operato dell’attuale commissione prefettizia.
L’ ex sindaco sta passando un brutto periodo ora che ormai anche molti dei suoi piano piano lo stanno lasciando solo