La prima udienza online a Bologna…e c’è un cerignolano (come avvocato)
Si è svolta questa mattina, per il Tribunale di Bologna, la prima udienza in videoconferenza realizzata con la tecnologia Microsoft Teams. Giudice, pubblico ministero, imputato, avvocato: tutti schierati davanti ad una webcam – in ottemperanza alle misure pensate per contrastare la diffusione del Coronavirus – per celebrare la convalida degli arresti per un tentativo di furto registrato a Bologna la scorsa notte. Ad inaugurare la prima udienza da remoto in Italia ai tempi dell’emergenza sanitaria, come legale, è stato Giovanni Voltarella, quarantenne avvocato cerignolano trapiantato in Emilia Romagna.
Dopo aver attrezzato il proprio ufficio per il videocollegamento è partita l’udienza, iniziata alle 11:30 e terminata alle 14:00. L’esito? Convalida dell’arresto con obbligo di firma tre volte a settimana: la procedura per il giudizio è stata fissata per il prossimo 27 aprile.
“E’ stata un’esperienza positiva – dice l’avvocato Voltarella – perché in questa situazione di emergenza, così come previsto dai decreti del Presidente del Consiglio, tutti devono esercitare la propria funzione in sicurezza. Questa, però, dev’essere una prassi temporanea e limitata perché l’udienza rimane sacra”.
“E’ chiaro che – prosegue il legale – così vengono limitate anche le strategie difensive: serve un contatto ravvicinato con il cliente, un confronto privato e non telefonico, magari con gli agenti che controllano. La sperimentazione è utile in questa fase emergenziale: l’idea del ministero è di velocizzare le procedure, anche usando in futuro lo strumetno della videoconferenza, ma a maggior ragione oggi sostengo di essere contrario. L’udienza è e deve rimanere sacra”.
Eh sì ho pers la caus e mo ve truann i scous
Evidente non ha il letto o non sei pratico di faccende legali…. La causa, come la chiami tu, è andata alla grande!
Lei invece ha studiato a Oxford?
L’invidia è una brutta bestia…Frosinone!
Rosicone
Lupus et agnus…ma forse è troppo difficile x lei