CoVid-19, sale a 5 il numero delle vittime a Cerignola | FOCUS
Sale a 5 il numero dei morti con Coronavirus a Cerignola. L’ultima vittima è morta ieri pomeriggio, venerdì 27 marzo, ed era tra i primi ad essere stato ricoverato dopo aver accusato i sintomi del virus. Si tratta di una persona di 73 anni, legata da rapporti di parentela con diverse persone risultate positive al tampone. Pare che la vittima avesse avuto rapporti con persone rientrate dal nord.
Ad oggi è tragico il bilancio nella città di Di Vittorio, che piange 5 vittime in appena nove giorni. Il primo e l’ultimo deceduto, appunto, appartenevano alla stessa famiglia.
Il secondo morto, di 93 anni, era stato trasportato in ospedale per altre patologie e solo dopo il decesso i sanitari hanno effettuato il tampone, poi risultato positivo. Stessa prassi per la donna 66enne che ha perso la vita nella notte tra sabato e domenica: anche per lei è stato necessario il tampone post mortem, che ha dato esito positivo.
Il quarto decesso di persona affetta da Covid-19 riguarda una donna, che già ad inizio mese era stata ricoverata presso l’ospedale Tatarella di Cerignola per altre patologie: successivamente i sanitari avevano diagnosticato Coronavirus non solo su di lei, ma anche sulla figlia. Ieri l’anziana donna, che nel frattempo era stata ricoverata presso Casa Sollievo della Sofferenza, non ce l’ha fatta. E sempre ieri, poi, l’ultimo decesso di una settimana tragica.
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Bravi ai coglioni rientrati dal Nord!
Per non parlare di tutti i pezzi di m…..che se ne vanno in giro dalla mattina alla sera senza un motivo reale.
Possibile che tanti ottusi non hanno ancora capito che si muore! Giovani o anziani senza più distinzione.
Ignoranti ottusi pezzi di m……
no loro non sono pezzi di m…..ma hanno una patologia incurabile purtroppo “l’IGNORANZA”.
Sono venuti dal Nord e invece di mettersi in autoisolamento sann fatt u ger di parint.
-Donne a fare la spesa ogni mattina
-Ragazzini a spasso in gruppetti
-Anziani a prendere aria la mattina
– Ciarelli a fare il giro con l’auto
Andate a zappare la terra tutti quanti all’aria aperta che vi fa bene, soprattutto i più giovani che sono a casa da scuola, seguiti dai loro professori