Covid-19: celle telefoniche sotto esame per tracciare la catena dei contagi
Per contrastare l’epidemia di coronavirus e ricostruire la catena dei contagi, la Regione Puglia annuncia che esaminerà, in maniera del tutto anonima, i dati delle celle telefoniche.
E traccerà “specialmente quelli tra Nord e Sud”.
Lo ha detto l’ epidemiologo Pierluigi Lopalco, coordinatore scientifico della task force regionale pugliese per l’emergenza coronavirus, durante la videoconferenza convocata assieme al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per presentare il nuovo piano ospedaliero.
L’intento è quello di capire come e a che velocità il virus si stia spostando attraverso la “geolocalizzazione delle catene di contagio”.
Questo studio avrà principalmente 2 obiettivi: cercare di capire come è arrivato in Puglia il contagio e implementare dei modelli predittivi per ipotizzare l’andamento delle curve dei nuovi contagi.
Ma come è arrivato in Puglia il contagio? L’esame delle celle telefoniche cercherà di rispondere a questa domanda. Al momento, tutte le attenzioni sono concentrate sui rientri delle scorse settimane di persone provenienti dal Nord Italia.
Si stima che in 3 settimane, circa 35mila persone siano rientrate in Puglia ma non si esclude che siano molte di più, dal momento che il numero in possesso delle autorità corrisponde al numero di persone che si sono auto-segnalate alle ASL di competenza.
Costruzione di modelli predittivi. L’analisi dei dati del pregresso/passato è una importante fonte di dati per cercare di prevedere quale sarà l’andamento del contagio nel futuro.
“A oggi – ha spiegato Lopalco – abbiamo fatto più di 14 mila test. Il numero di positivi è di 1800, il 12,8% del totale dei tamponi, questo significa quasi il 90% di negativi. È una percentuale particolarmente favorevole. Siamo abbastanza confidenti che i numeri che forniamo siano molto vicini alla realtà del sistema di sorveglianza”.
In Puglia “se dobbiamo prevedere quello che succederà tra oggi e i prossimi due o tre giorni ci aspettiamo che la situazione più o meno resti invariata, sperandoche poi nel corso della settimana o della prossima settimana finalmente potremo osservare un calo della curva epidemica. Questo dipenderà molto anche dal comportamento dei cittadini che devono oggi più che mai restare chiusi in casa altrimenti vanificheranno tutti gli sforzi fatti fino ad ora”.
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E’ necessario procedere con una migliore gestione territoriale ed effettuare tamponi a tutti per isolare i casi positivi (cfr. modello tedesco con altissimo numero di contagi ed esiguo numero di decessi).