Cerignola in Zona Rossa: cos’è, chi lo dice, cosa cambia
Da tre giorni Cerignola è entrata in zona rossa, ossia quella fascia individuata dalla Regione Puglia tra i centri che hanno superato più di 50 casi positivi di Coronavirus. Di seguito tutto quello che c’è da sapere e tutte le domande più frequenti nel vademecum che spiega, in maniera documentata, tutto ciò che sta succedendo in queste fasi di emergenza (fakenews comprese).
CHE COS’É LA ZONA ROSSA?
Con diverse sfumature, la Regione Puglia, per analizzare il flusso di dati, attribuisce un colore ad ogni città: Cerignola tre giorni fa è diventata zona rossa, ossia ha superato i 50 casi positivi al CoVid-19. Era partita da zona bianca, con 0 casi, per poi passare il 25 marzo scorso a “zona amaranto”, ossia con casi compresi tra 21 e 50. Cerignola è diventata Zona Rossa sabato 11 aprile avendo superato quota 51.
CHI LA DEFINISCE ZONA ROSSA?
E’ la Regione che attribuisce una tonalità cromatica diversa a seconda del numero dei casi in ogni città. I giornali, sindaci, i sanitari in tutta la Puglia parlano abitualmente di Zona Rossa, Zona Amaranto, Zona Bianca per individuare un’area in relazione ai casi positivi accertati.
QUANTE ZONE ROSSE CI SONO IN PROVINCIA DI FOGGIA?
Sono cinque, ad oggi, le “zone rosse” di Capitanata, ossia le aree dove sono stati superati i 50 casi. Si tratta di Foggia, San Severo, Torremaggiore, San Giovanni Rotondo e, appunto, Cerignola. In queste cinque aree in tutta la provincia si parla di “zona rossa”.
COSA CAMBIA ADESSO?
Essendo l’Italia un’intera “zona rossa”, e Cerignola compresa tra le zone rosse di Puglia, non ci sono ulteriori modifiche al pacchetto di restrizioni già applicate. Di certo, essendo il centro ofantino nell’ultima fascia predisposta dalla Regione, vi è una situazione più complicata e, solo nel caso la situazione precipiti, si potranno intraprendere ulteriori restrizioni. Ad esempio, a San Severo, altra zona rossa di Capitanata, il sindaco Francesco Miglio ha detto: “I numeri seguitano a crescere, questo mi preoccupa perché la nostra città è in zona rossa”: di qui ha perfino paventato l’ipotesi (solo ipotesi) di “blocco totale delle attività”, che comunque non spetterebbe al sindaco adottare. Per ora non è il caso di Cerignola.
PERCHE IL C.O.C. NON LA DEFINISCE ZONA ROSSA?
Il Centro Operativo Comunale di Cerignola sta sfasando tutti i numeri in maniera sistematica (sia decessi che contagi). Tra l’altro fornisce statistiche falsate, visto che mentre sabato la Regione attribuiva a Cerignola la zona rossa (+50 casi), il C.O.C. posizionava la città in zona amaranto (segnandone solo 45). Stessa cosa successa il 25 marzo: mentre la Regione assegnava la “Zona Amaranto” con 25 casi, il COC ne rendeva pubblici, nello stesso giorno, solo 18 confermando erroneamente Cerignola in “Zona Lilla”. La certificazione delle “zone”, e della loro densità numerica, comunque, attiene solo ed esclusivamente alla Regione Puglia. Ritardi e anomalie: così come i 7 casi di ieri non appartengono tutti al giorno di Pasqua, come ancora erroneamente il COC ha fatto trapelare generando vero e proprio terrore nei cittadini, forse per rimediare al corto circuito del giorno prima (altra inesattezza diffusa contando meno casi di quelli della Regione). Probabilmente il COC spiegherà già in giornata l’ennesimo equivoco.
C’É DA PREOCCUPARSI?
Sì, perché il contagio aumenta e quindi fino a quando non sarà fermato non si potrà abbassare la guardia. Preoccupa il numero dei morti. Se i contagiati sono 53 e i deceduti sono 11, allora vuol dire che la percentuale dei decessi è del 20.75%, tra le più alte di Puglia e ben oltre le medie nazionali, regionali e provinciali. Essendoci però tanti asintomatici, come nel resto del mondo, la percentuale dei deceduti potrebbe però decrescere, ma resta un campanello d’allarme da non sottovalutare.
Come volevasi dimostrare anche e sopratutto a quel simpatico ottimista di “john “ che scrive siamo esagerati…
LA SITUAZIONE A CERIGNOLA DIVERRÀ DRAMMATICA FRAZIE A TITTE LE BESTIE CHE VANNO IN GIRO AL MATTINO IN PARTICOLARE MODO E GRAZIE ALLE ATTIVITÀ IN NERO ( parrucchiere, estetiste, ecc) che incuranti dei divieti lavorano senza sosta e senza porsi il problema.
Il vero problema è l’ignoranza di questa feccia di persone!!
Sono dei criminali.
Andrebbero arrestati.
a cretino…….non ho mai scritto siamo esagerati……….pero’ essere ottimisti e’ una dote, non dimenticandosi pero’ di essere anche realisti.
Non offendere.
Se insulti sei a corto di argomenti e manifesti la tua incapacità.
Scrivi senza insultare.
Ragionevolmente fai parte della folta schiera dei leoni da tastiera.
Se invece mi sbaglio identificati.
Quindi, come ho già commentato ieri, tu eri sconsapevole della sfasatura fra dato regionale (che oggi dici essere addirittura l’unico riferimento ufficiale) che riportava già da sabato oltre 51 casi, e dato locale di ASL e Coc (fermo a 46 fino a ieri) e pur sapendolo hai cmq riportato la notizia col titolo acchiappa click di +7 casi in un giorno…
Cosi come ha fatto l’altra testata locale e quel fessacchiotto dell’ex sindaco che vuole fare informazione…
Quella dei 7 casi è la comunicazione del coc poi i giornali fanno le loro valutazioni e spiegano come in questo articolo…non è che si possono mettere a censurare… Almeno credo sia così
Fessacchiotto dell’ex sindaco?
Spero ti querelI alla polizia postale facendoti rintracciare dal tuo indirizzo IP.
Lo spero di cuore così quando sarai condannato a 5/10.000€ di risarcimento perderai la voglia di insultare, tra l’altro non scrivendo il tuo nome e cognome.