Dal 14 riaprono librerie, cartolibrerie e negozi per bambini
Da domani, 14 aprile, in seguito all’ultimo DPCM varato dal governo in tema di coronavirus, riapriranno librerie, cartolibrerie e negozi di abbigliamento per neonati e bambini.
Non si tratta della fase 2, ma un primo importante step di avvicinamento alla parziale riapertura delle attività e ad un graduale ritorno alla normalità.
E non saranno le uniche.
Il governo ha deciso di aggiornare la lista delle attività produttive consentite: fabbricazione di computer, silvicultura (ovvero, come spiegato dal premier Giuseppe Conte durante l’ultima conferenza stampa, il ramo delle scienze forestali che si occupa dell’impianto e della conservazione dei boschi e non solo), cura e manutenzione del paesaggio, opere idrauliche.
Il tutto verrà fatto seguendo delle regole rigide
Tutti i locali pubblici o privati dovranno dotarsi di sistemi per la disinfezione delle mani accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento; dovranno garantire il distanziamento interpersonale e la pulizia due volte al giorno dei locali; controllare i sistemi di areazione e ricambio d’aria; garantire la disponibilità di mascherine e guanti usa e getta nei luoghi o ambienti chiusi.
Per garantire queste regole, gli orari di apertura degli esercizi commerciali saranno ampliati in modo da evitare assembramenti; per locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori; per locali di dimensioni superiori l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando dove possibile, i percorsi di entrata e di uscita.
Le misure igieniche
A circa 2 mesi dall’inizio dell’epidemia in Italia, le indicazioni restano le stessa: lavare spesso le mani con soluzioni idroalcoliche; evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute; evitare abbracci e strette di mano; mantenere la distanza di almeno un metro; in caso di problemi respiratori, starnutire e/o tossire in un fazzoletto o nel gomito evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie; non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce; non prendere farmaci antivirali e antibiotici se non prescritti dal medico; pulire le superfici.
Il trend dei numeri comincia ad essere incoraggiante, quindi si rinnova l’invito a restare a casa e uscire solo in caso di necessità.
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