Cerignola, boom di accessi in libreria: “Voglia di normalità”
Un inaspettato boom di accessi in libreria, a Cerignola, in questa fase di emergenza sanitaria Coronavirus: un segnale di speranza ma anche di voglia di normalità, che non cancella le difficoltà di un settore fragile e che dev’essere sostenuto. Questa mattina, alle 9:00, BiBlyos e L’Albero dei Fichi hanno alzato le serrande dopo un mese di smart working e di consegne a domicilio. Daniela Tattoli e Marianna Longo sono andate a lavoro senza grandi aspettative ma, raccontano, il primo scorcio di giornata è andato decisamente oltre le più rosee aspettative.
Libri per bambini e per adulti
“C’era la folla”, racconta Daniela Tattoli di Byblos: “Forse anche perché la gente vuole vedere dei segnali di ripresa e vuole un ritorno alla normalità. Fino ad ora abbiamo effettuato consegne a domicilio, ma in mattinata sono venute molte persone per comprare libri per bambini o ragazzi o per comprare gialli o classici per svago personale”.
“Certo, sono segnali che vanno giudicati a lungo termine, ma è stato bello vedere molta gente vivere la libreria, pur sempre nel rispetto delle distanze di sicurezza. Prevalentemente si tratta di genitori che vogliono impegnare produttivamente la giornata dei figli, ma anche la propria”, commenta Daniela, che da 4 anni gestisce Biblyos, in via De Filippo. “Si può guardare la tv per un’ora o vedere due o tre film, ma poi serve qualcos’altro. Molte volte siamo bombardati da informazioni e le persone emotivamente fragili non posso permetterselo, quindi un libro in questo può essere terapeutico. Magari questa quarantena può suscitare una nuova curiosità verso la lettura”, auspica Tattoli.
Ma è un’apertura a metà
Questa mattina, anche Marianna Longo dell’Alberto dei Fichi ha aperto i battenti dopo il lockdown: “Non ero venuta a lavoro con le migliori aspettative, ma mi sono ricreduta. Si sono affacciate persino facce nuove che hanno comprato qualcosa o fatto degli ordini. Non solo genitori, ma anche ragazzi”. Anche nell’attività di via Pavoncelli massima attenzione alle misure di sicurezza. Guanti, mascherine, igienizzanti ormai sono normalità: “Anche chi è venuto era attrezzato e rispettoso delle misure”, specifica Marianna. “La riapertura delle librerie più che altro è un simbolo. Il fatto che anche in tempi di pace non ci siano assembramenti ha facilitato le cose, ma il comparto vive comunque delle difficoltà importanti. Per noi è un ripartire a metà”, dice Marianna Longo.
Infatti, ciò che ancora non può essere attivato, e che rappresenta la voce di bilancio più corposa per le librerie, sono le iniziative connesse alla vendita dei libri: attività con bambini, presentazione dei libri. Biblyos si è attrezzata con incontri con gli autori via Skype; L’Albero dei Fichi con le “videochiamate di accompagnamento all’acquisto”: “In videoconferenza guidiamo il lettore, da casa, all’acquisto tra gli scaffali e diamo consigli di lettura. È una dimensione nuova per noi”, osserva Marianna Longo. Manca però tutto ciò che fa “quantità” e che per una libreria è motivo di sopravvivenza.
Niente facili entusiasmi, quindi: “Capisco tutti quegli imprenditori che non possono aprire la loro attività. Anche noi, nonostante la riapertura, della quale siamo felici, siamo però in difficoltà, in quanto comparto già di suo fragile. Per questo chiedo ai cerignolani di farsi avanti, di preferire le librerie agli acquisti online”, conclude Marianna . Nel frattempo, a Cerignola, ci si gode questo boom di accessi in libreria, sperando sia una nuova normalità.
E stikazzi…..