28 aprile 1503: la battaglia di Cerignola tra francesi e spagnoli
28 aprile 1503: la battaglia di Cerignola tra francesi e spagnoli.
Ben 517 anni la Battaglia di Cerignola, lo scontro tra spagnoli – capeggiati da Consalvo da Cordova detto El Gran Capitán- e francesi, guidati da Luigi d’Armagnac duca di Nemours. Mezz’ora di guerra che ha cambiato il destino del Mezzogiorno e della tattica militare. Lo scontro nacque per la spartizione della Capitanata, contesa tra le truppe francesi e quelle spagnole soprattutto per la remunerativa “dogana delle pecore”. I francesi sostenevano che l’attuale provincia di Foggia fosse da considerarsi parte integrante dell’Abruzzo proprio per gli scambi commerciali dovuti alla transumanza; gli spagnoli, che avevano giurisdizione sulla Puglia, la consideravano terra di proprio dominio.
Lo scontro fu inevitabile e vide trionfare l’esercito di Consalvo da Cordova.
La battaglia, in zona San Martino, fu cruento e, soprattutto da parte degli spagnoli de El Gran Capitàn, furono messe in campo azioni militari all’avanguardia che modificarono la tattica sul campo negli eventi bellici. Ma soprattutto la vittoria della Spagna, a Cerignola, fu il preludio del suo dominio sul Regno di Napoli.
Dal 2003, in occasione del cinquecentenario della Battaglia, la città di Cerignola è gemellata con Montilla, dove nacque il Gran Capitano Consalvo; e con Nemours, luogo d’origine del capitano francese. Quel 28 aprile 1503, la battaglia di Cerignola tra francesi e spagnoli cambiò le sorti del Mezzogiorno e delle arti belliche.