Papa Francesco sconfessa i vescovi: “Rispettare le regole”. Anche a Cerignola

Papa Francesco sconfessa i vescovi, Renna compreso. Un twitt per smontare in toto la posizione dei prelati che, in una nota congiunta, hanno accusato il Governo di voler negare il diritto di culto innescando una serie di polemiche assurde e senza precedenti. Così Bergoglio ha preso nettamente le distanze: “In questo tempo, nel quale si incomincia ad avere disposizioni per uscire dalla quarantena, preghiamo il Signore perché dia a tutti noi la grazia della prudenza e della obbedienza alle disposizioni, perché la pandemia non torni”.

Poche parole per zittire tutti i vescovi indisciplinati che avrebbero voluto ritornare a celebrare messa aperta al pubblico. E soprattutto chi già si è macchiato di comportamenti irregolari.

E come dimostra Cerignola, molti sacerdoti avevano già iniziato a infrangere le regole, compreso il vescovo Luigi Renna, protagonista di una celebrazione funebre con oltre 25 persone (l’ultimo DPCM, più permissivo rispetto al precedente, parla di un massimo di 15 presenti).

Dunque ci pensa Papa Francesco a rimettere un punto fermo all’interpretazione delle leggi da parte di una fetta di sacerdoti e alti prelati. A Cerignola c’era stato chi, come don Carmine Vietri, aveva perfino parlato di “interpretazione creativa della legge” per sfuggire alle restrizioni dei decreti. Papa Francesco ferma tutto e sconfessa i vescovi: le regole vanno rispettate da tutti, preti compresi. Anche a Cerignola, dove evidentemente non mancano gli indisciplinati.