domenica, Novembre 24, 2024
Sanità

Cerignola, ok il primo test: giugno sarà rivelatore


Cerignola, ok il primo test: giugno sarà rivelatore


Cerignola, ok il primo test: giugno sarà rivelatore. Il primo step è stato segnato dai quattordici giorni delle iniziali riaperture dopo il ferreo lockdown. Dal 4 maggio, giorno di inizio della Fase 2, fino ad oggi, 18 maggio, si sono registrati 5 casi positivi al Coronavirus: appena uno nell’ultima settimana, a testimonianza che il virus pare aver perso la sua carica virale. Di certo non si può dire che i cittadini abbiano mantenuto atteggiamenti virtuosi, visto che in città gli assembramenti sono ormai all’ordine del giorno, ma in questo frangente mantenere le distanze ed usare la mascherina, secondo gli esperti, dovrebbe essere l’arma migliore contro la diffusione del CoVid-19.

Riaperture e chiusure

Da oggi riaprono quasi tutte le attività. Estetisti e parrucchieri rappresentano quasi il sigillo e la conferma di un ritorno alla vita pre-CoVid, anche se diversi ambiti rimangono ancora fuori dall’allentamento delle misure (scuole guida e scuole in primis). Nella conferenza stampa di sabato, il premier Giuseppe Conte ha detto che “questo rischio dobbiamo accettarlo. Altrimenti non potremmo mai ripartire. Dovremmo aspettare il momento della scoperta e della distribuzione del vaccino, ma non ce lo possiamo permettere”. In ogni caso se dovessero verificarsi nuovi picchi di contagi, dice Conte, “siamo pronti a chiudere”.


Rischio impennata e Puglia

Per il presidente della Fondazione GIMBE, Nino Cartabellotta, l’allarme resta alto tanto da creare uno scollamento tra la voglia di riaprire e l’effettiva possibilità di farlo: “In media ci vogliono 5 giorni da quando il soggetto si contagia e quanto sviluppa i sintomi e circa 9-10 giorni fino a quando ha una risposta definitiva sul tampone. Cosa significa? Che i potenziali contagiati del 4 maggio li conosceremo a partire dal 18 maggio”.

La Puglia però presenta dei numeri confortanti, visto che si muove ormai sulla decina di contagi al giorno e i ricoveri su territorio regionale sono meno di 300. Dunque, archiviato il primo test del 4 maggio, Cerignola si presenta di fronte alla nuova sfida della seconda ondata di riaperture, i cui effetti saranno tangibili solo nelle prossime settimane (giugno).


Marchiodoc - Info Data Coronavirus
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X MAN
4 anni fa

Questo articolo mi piace!
Senza edulcorare si è detta la verità riguardo al comportamento dei cittadini, vale a dire comportamento da perfetti ottusi idioti!!
Hanno scambiato la obbligata necessità di aprire per un improcrastinabile esigenza economica con il libera tutti ed il “virus e’ morto!!”
La cosa assurda è che te lo aspetti certamente dai ceti sub…ed in effetti è così! Ma da quelle che si considerano persone normodotate è una delusione enorme.
Ergo, l’ottusità e l’idiozia non hanno ceto e posizione economica.
Speriamo in bene.

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