Caso Tekra, Miranda: “Fase delicata, serve chiarezza”
Continua a tenere banco, a Cerignola, il caso Tekra ed il demansionamento degli operatori voluto dalla società: sul tema interviene il dirigente della Lega Luigi Miranda. «In una fase così difficile dal punto di vista economico le imprese e le istituzioni, a tutti i livelli, hanno il dovere di essere accanto ai lavoratori. Ciò che sta accadendo a Cerignola, purtroppo, rischia di dar vita ad un cortocircuito il cui prezzo salatissimo potrebbe essere scaricato interamente sulle spalle di coloro i quali quotidianamente sono impegnati nella pulizia della città”. Così Luigi Miranda, dirigente regionale e responsabile organizzativo provinciale della Lega, commenta quanto sta capitando ai lavoratori Tekra, la società dei rifiuti subentrata a SIA srl dopo il suo tracollo.
“Gli esuberi di personale, sui quali c’è molta preoccupazione, e il demansionamento di alcune unità precedentemente in forza alla SIA FG/4 e oggi impiegate nella società Tekra non sembrano trovare alcuna giustificazione, né dal punto di vista della legittimità delle decisioni né sul piano delle reali esigenze operative”, aggiunge il leghista.
“Si tratta di una situazione delicatissima, sulla quale occorre fare chiarezza per assicurare il rispetto di quanto previsto dall’Ordinanza che ha permesso alla Tekra di subentrare alla SIA Fg/4 nella gestione del servizio. In questo momento – prosegue Miranda- non possono essere accettati comportamenti che mettano a repentaglio professionalità acquisite e stabilità reddituali. Oggi più che mai servono serietà e responsabilità da parte degli attori coinvolti in questa vicenda: dai vertici societari alla Commissione straordinaria incaricata del governo dell’Amministrazione comunale”.
“Proprio per la delicatezza e l’importanza della questione, sarebbe opportuno anche un intervento del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Perché le competenze in materia di ciclo dei rifiuti appartengono al governo regionale, i cui errori in questi anni hanno provocato disagi e problemi pesantissimi al territorio di Capitanata”, conclude Luigi Miranda.
Il caso Tekra è destinato ad allargarsi: da quando il tribunale di Foggia ha rigettato la richiesta – ritenuta inammissibile- di concordato preventivo in continuità della SIA, a Cerignola c’è apprensione – come testimoniato dall’intervento di Miranda – per i lavoratori.