venerdì, Dicembre 27, 2024
Cronaca

Donato Monopoli, i legali degli indagati: “Morto per aneurisma”

Donato Monopoli, i legali degli indagati: "Morto per aneurisma"
A destra, Michele Verderosa; a sinistra suo padre

Per gli avvocati degli indagati, Donato Monopoli è morto per aneurisma e è incerto “chi ha colpito chi”. La rissa, “i foggiani contro i cerignolani”, le dichiarazioni dei legali e quelle di uno degli imputati. La trasmissione “Chi l’ha visto?”, su Rai Tre, ieri sera si è occupata della morte di Donato Monopoli, ammazzato di botte in una discoteca di Foggia e deceduto dopo 7 mesi di lunga agonia.

È proprio Donato ad avere la peggio nella discoteca “Le stelle” di Foggia. Una rissa, “forse era andato a dividere”, racconta il papà, e poi la corsa in ospedale, prima a Foggia e poi a San Giovanni Rotondo. Dopo qualche giorno Donato si sveglia, poi le condizioni di salute precipitano fino al decesso. Per la sua morte risultano indagate due persone: Michele Verderosa e Francesco Pio Stallone, entrambi 25enni all’epoca dei fatti e coetanei di Donato. L’accusa è di omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi.

“Io – racconta Michele Verderosa – non ho fatto lite con quel ragazzo. Ho litigato con un’altra persona, mi sono difeso. Ma non sono stato io. Erano due liti separate, io non ho colpito Donato. Quando mi sono girato mi hanno tirato due pugni e ho reagito, il primo che ho trovato ho colpito con uno schiaffo. Io non ho visto Monopoli, che forse avrà litigato con un’altra persona. A me dispiace per Donato, io non l’ho toccato. Mi dicono assassino, ma non gli ho fatto niente”.

“Io- prosegue l’indagato – non vedo l’ora che inizi il processo”. Per i pm invece entrambi gli indagati avrebbero picchiato Donato. Di diverso avviso i legali di Stallone, l’altro indagato.

“Non c’è prova di chi abbia dato il pugno e che valenza abbia avuto. Non si capisce chi ha colpito chi. Il dato oppugnabile è che il povero Monopoli cade a terra. Ma che sia stato Stallone è un dato assolutamente incerto”.

Gli avvocati Ciarambino e D’Ambrosio e sostengono che Donato non è morto a causa delle botte. “La causa della morte, per come è stata individuata dai consulenti del pubblico ministero che hanno svolto l’autopsia, è stata la rottura dell’aneurisma della pica”.

E si prennuncia una dura battaglia legale per la famiglia della vittima. Donato Monopoli, morto in discoteca in una serata di festa in circostanze poco chiare: per capire il ruolo degli indagati, e per ottenere Giustizia, si dovrà attendere ancora.


L’avvocato di Stallone, Paolo D’Ambrosio

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Andrea
4 anni fa

All’avvocato di uno degli imputati vorrei chiedergli… Se Monopoli è morto a causa della rottura della pica, a causa di cosa si è rotta la pica???

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