Cerignola, diabetici nel caos: “Riattivare i servizi”
Cerignola, Diabetici nel caos: “Riattivare i servizi”. Di seguito la lettera aperta del presidente dell’associazione Diabetici Maria SS. di Ripalta, Vincenzo Tampone, inviata al direttore generale della Asl Vito Piazzolla. Dopo l’emergenza Coronavirus è prioritario ritornare alla normalità soprattutto per tutte quelle fasce più deboli che hanno rischiato di contrarre il virus in maniera più impattante.
Egr. Direttore Generale ASL Fg dr. V. Piazzolla,
in qualità di Presidente dell’”Associazione Diabetici Cerignola Maria SS. di Ripalta – Onlus” in rappresentanza dei circa 500 iscritti, Le chiedo quando e come potrà riaprire l’attività ambulatoriale riguardante i pazienti che mi onoro di rappresentare.
Come ben sa, la malattia diabetica è la prima concausa delle persone decedute per Covid-19 e l’aver vissuto questi tremendi mesi con la paura di essere “ preda” della infezione e di tutte le complicanze che essa comportava, Le garantisco che non è stato un momento di tranquillità assoluta.
Il periodo CoVid
Il ricevere continuamente telefonate dei miei iscritti su cosa fare e come comportarsi e a chi rivolgersi, ci ha messo in notevole difficoltà. Nel nostro piccolo ci siamo organizzati, mettendo a disposizione la nostra associazione, due volte a settimana, alcuni medici specialisti, chegratuitamente hanno risposto alle domande e ai quesiti che venivano loro fatti dai pazienti in preda al panico, non avendo strutture alle quali rivolgersi, se non con il semplice contatto telefonico dell’ospedale.
Lei sa benissimo che essere stati “bloccati in casa” per più di due mesi ha prodotto uno scompenso glicemico nella maggior parte dei pazienti, da un lato per l’aumento di peso, e dall’altro per la riduzione del dispendio energetico, stante il lockdown.
Il caos
A oggi, dopo i vari DPCM e le Delibere regionali nelle quali si dava al 25 maggio l’avvio delle attività ambulatoriali, non è dato di sapere quando queste ripartiranno e come le centinaia, forse migliaia di pazienti, che non hanno potuto eseguire le visite programmate, potranno essere richiamate, sia presso le strutture ambulatoriali dei distretti sia quelle ospedaliere.
Capisco che la regione è alle prese con molteplici problemi ma mi creda una maggior attenzione meritano patologie importanti che hanno risvolti nella vita quotidiana e nella sanità per le gravi conseguenze che comporta il non curarsi; le complicanze dei pazienti hanno non solo costi sociali elevati ma peggiorano anche la qualità della vita a volte in maniera irreversibile.
Ci si aspettava in un momento cosi tragico la possibilità di mettere in essere la tanto decantata Telediabetologia, che purtroppo non è mai partita, un aiuto ai pazienti allettati e necessitanti di cure domiciliari e di tante altre attenzioni che la malattia merita.
Le richieste
Chiediamo:• quando i pazienti che praticano insulina e affetti da scompenso potranno riprendere il loro percorso di follow-up e con quale modalità, sempre rispettando i vari profili di sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari;• quando i pazienti portatori di microinfusori e sensori potranno accedere ai controlli periodici che necessitano di particolare attenzione. È importante che suddetti controlli non debbano creare “intasamento” sia nell’eseguire prelievi ematici e le successive visite e che si abbia una programmazione che non crei caos e soprattuttoche non vi siano discrasie tra il momento del prelievo e le visite;• quando potrà ripartire l’attività specialistica ambulatoriale del territorio, ospedaliera;• quando saranno effettuate le visite domiciliari ai pazienti diabetici.
Le scrivo non avendo ricevuto risposte dalle figure preposte, verso le quali i pazienti cominciano ad essere insofferenti per i feedback imprecisi e continuamente rimandati a data da destinarsi.
Speriamo in una collaborazione e una comunicazione più precisa circa i tempi e i modi della riapertura delle attività che interessano i pazienti diabetici e non solo.
La riattivazione dei servizi, dunque, al centro della richieste dell’associazione diabetici di Cerignola.