Caos dirigenti, Albertini: “Varie contestazioni a Monteleone”
Non si placano le polemiche a Palazzo di Città dopo che il dirigente Paolo Monteleone, in servizio nel centro ofantino da dicembre scorso, è stato dichiarato inidoneo a proseguire nell’incarico. L’atto di addio, firmato dal nuovo segretario comunale Fiore e dal dirigente Buquicchio, ha acceso le polemiche da parte del Partito Democratico.
“Un provvedimento così importante – ha attaccato Maria Dibisceglia- avrebbe dovuto essere quantomeno co-firmato dalla Commissione Straordinaria, che troppo spesso lascia che a tessere le trame dei giochi siano i dirigenti. Non è accettabile che al Comune di Cerignola il potere politico sia in mano ad un gruppo di dirigenti – assunti quando Franco Metta era Sindaco – che continuano a prendere decisioni autonomamente, nel silenzio assoluto della Commissione Prefettizia”, ha osservato l’ex consigliera dem.
L’addio di Monteleone
A determinare dopo sei mesi l’addio di Monteleone una serie di contestazioni mosse proprio dall’attuale commissione prefettizia: “Il discorso è semplice. Il dirigente ha mostrato sin da subito disinteresse rispetto alle questioni affrontate da questo ente. Ci sono stati vari problemi e varie lettere con le quali abbiamo contestato il suo operato. Dispiace da un punto di vista umano, ma spesso ci siamo trovati di fronte a decisioni prese senza confronto alcuno o a richieste rimaste inevase”, spiega il commissario prefettizio Michele Albertini.
In questo modo, per gli affari generali, dove l’ex dirigente facente funzioni, Maria Valentino, presentò ricorso, dovrebbe scorrere la graduatoria e la postazione dovrebbe finire nelle mani del secondo classificato. Uno scorrimento che vola sull’asse Cerignola Bitonto, per l’ennesima volta in questi anni e che per qualcuno inizia ad essere sospetto. Fermo restando che Monteleone potrebbe ricorrere al tribunale per il reintegro.
Le contestazioni
“Al momento – dice Albertini – non abbiamo avuto notizie di eventuali ricorsi. Sul documento che dichiara non idoneo il dott. Monteleone non c’è la firma dei commissari poiché si tratta di atti meramente dirigenziali. Chiaramente come commissione siamo stati pienamente informati su quanto stesse succedendo. Purtroppo ci siamo ritrovati a dover fare diverse contestazioni per atteggiamenti non consoni ad un dirigente comunale”.
Non è convinta Maria Dibisceglia del PD: “Ora si dovrà sostituire il dirigente mandato a casa –spiega – e considerato che il concorso vinto da quest’ultimo è già oggetto di un ricorso giudiziario, sarebbe opportuno che la Commissione Straordinaria congeli quella graduatoria fino alla decisione del Tribunale per evitare che possa essere il Comune di Cerignola a pagarne le conseguenze economiche, soprattutto perché il bilancio consuntivo non è stato ancora approvato e non si può procedere a nuove assunzioni”.
Michele Cirulli