Finisce un’era: Elena Gentile è out
Elena Gentile non riesce a trovare un posto nelle liste del Partito Democratico, che al suo posto ha scelto Teresa Cicolella. Si chiude così un’esperienza politica lunga 20 anni, dalla cavalcata inattesa con Nichi Vendola nel 2005 al ruolo di eurodeputata. Nel mezzo anche grandi batoste, come le politiche del 2018 e le europee del 2019. Un feeling interrotto con la città di Cerignola in questi quindici anni ed un consenso che si è gradualmente assottigliato nel paese di Di Vittorio, mentre l’appeal è riuscito a rimanere consistente al di fuori delle mura cittadine.
Gentile recrimina: chi ha partecipato alle primarie del centrosinistra, a gennaio scorso, avrebbe dovuto essere inserito di diritto nelle liste: è stato questo il ragionamento della pediatra, che ora è fuori da tutto. La federazione provinciale ed il circolo cittadino, invece, hanno contestato l’assoluta mancanza di condivisione di ogni candidatura, mai passata per gli organismi cittadini e provinciali, che quindi a loro volta si sono organizzati in autonomia bypassando Gentile.
Una vicenda, questa, in cui i torti e le ragioni possono essere condivisi a metà, ma che mette un punto fermo sugli equilibri interni – almeno al momento – del Partito Democratico di Cerignola, la cui segreteria non è mai stata riconosciuta da Gentile dopo la sconfitta.
“Hanno vinto i mediocri”, ha detto Gentile riferendosi ai suoi ex colleghi di Cerignola e ai vertici foggiani del Partito Democratico. Un’uscita di scena di certo non elegante, in linea però con il carattere fumantino della pediatra cerignolana.
Adesso per il PD locale non ci sono più alibi: la Federazione Provinciale ha espresso chiaramente da che parte sta (negli anni da Foggia, rispetto a gentiliani ed antigentiliani c’è stata sempre ambiguità, facendo diventare Cerignola terra di perenne scontro e laboratorio di fragili alleanze estemporanee). Si chiude un’era, quella della Gentile; si apre un ciclo, quello di un nuovo Pd. Adesso inizia la vera sfida. Senza più alibi circa le fratture interne.
Il nuovo od il vecchio.. il sistema resta lo stesso il tutta Italiana; se non si vincono le elezioni come accade oramai da anni si cercano vie “ traverse” per governare…
Il cancro dell’Italia ha un nome!
Non credo molto a questa rappresentazione perché in questi giorni , come si è visto e letto , su organi di stampa con alcune dichiarazioni molto di parte , si sta montando il caso per poi approdare lunedì 2 agosto in direzione regionale , dove ci sarà il servile On.le Lacarra segretario regionale , il quale per dare un senso alla sua presenza farà di tutto per candidare l’ex on.le Gentile, se no che ci sta a fare un nominato come lui a rivestire quella carica ?? staremo a vedere , sperando ovviamente di sbagliarmi.
Elena è tornata. E fa paura a tanti