Fibrosi Cistica, associazioni sul piede di guerra: “Non è cambiato nulla”
Ancora problemi di personale al reparto Fibrosi Cistica del Tatarella di Cerignola, che è riferimento per l’intera regione. Il primario Angelo Acquafredda aveva persino suggerito alla ASL la sospensione delle attività, considerando il risicato numero di infermieri e medici in corsia. Il direttore generale Vito Piazzolla ha invece intrapreso la via della convenzione con l’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, oltre a richiamare in servizio un medico ormai in pensione. Una soluzione, questa, nata per sopperire ai buchi delle pediatrie di Cerignola e San Severo, ma che nei fatti non risolve alcun problema, invece, in Fibrosi Cistica, secondo la LIFC.
Le associazioni dei pazienti insorgono chiedendo figure specializzate per una patologia che- spiegano- non può essere paragonata ad altre e che richiede interventi specifici per la diagnosi, per le terapie e per il follow up. Mentre si tamponano le carenze di personale in pediatria a San Severo e Cerignola, per Fibrosi Cistica i problemi rimarrebbero intatti, tanto che la Lega Italiana Fibrosi Cistica annuncia battaglia legale per fare valere – dicono – i nostri sacrosanti interessi e il diritto alla salute. I cinque posti letto del Tatarella, assicurano dalla ASL di Foggia, non sono a rischio. Ma il punto, per i familiari dei pazienti, è legato alla qualità delle cure –