Coronavirus, a “rischio alto” per la terapia intensiva in Puglia
È a rischio il sistema di terapia intensiva in Puglia, che con il diffondersi del Coronavirus potrebbe tracollare anche a causa di contromisure dettate dal Governo ma mai effettivamente adottate da governo regionale. Non solo, perché vi sarebbe il rischio di una saturazione rapidissima delle terapie intensive già dal prossimo mese. Secondo quanto riporta Repubblica, infatti, citando un rapporto del Ministero della Salute, “Sono dieci le Regioni con un rischio definito alto per la tenuta delle terapie intensive: si tratta dell’Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta”.
Secondo il Monitoraggio del ministero della Salute e Iss hanno una probabilità di superare la soglia del 30% delle terapie intensive occupate da pazienti Covid nel prossimo mese, da alta a massima. Secondo quanto riporta il Sole 24 ore, poi, vi sarebbe un altro aspetto da tenere sotto osservazione: prima della pandemia, in Puglia c’erano 304 posti in terapia intensiva. Stando alle indicazioni del Governo, però, se ne sarebbero dovuti aggiungere 275, ma in realtà ne sono stati aggiunti appena 42 (-233 rispetto all’obiettivo).