Coronavirus, Puglia fuori controllo: “Subito lockdown di 3 settimane”
Il neo assessore alla sanità Pier Luigi Lopalco chiede subito un lockdown di due o tre settimane, per fare in modo che gli ospedali della Puglia possano reggere l’onda d’urto della seconda ondata di Coronavirus. Attualmente la Puglia si trova in zona arancione, ma solo formalmente, visto che i dati sui contagi e sulle ospedalizzazioni dicono che in realtà è fascia rossa.
Anche perché aumenta il rapporto tamponi effettuati/positivi. Pari al 17.8% (la media nazionale è: 16.3%): un impatto che non potrà essere sostenuto dal sistema sanitario regionale.
” Al momento – dice l’epidemiologo a Repubblica – stiamo lavorando all’implementazione della rete ospedaliera. Abbiamo attivato finora 2 mila posti letto. Dovremo attivarne altri mille entro il 30 novembre. Stiamo valutando un ampliamento ulteriore con gli ospedali da campo e i moduli della Protezione civile. Ma poi, arrivati a un certo punto, il sistema non sarà più espandibile” .
Un primo calo dei contagi si vede, ma non basta: ” Nelle ultime due settimane abbiamo avuto una diminuzione dell’indice Rt, sceso sotto 1,47 e dietro le regioni rosse ( che hanno un Rt a 2). Se è così stiamo procedendo sicuramente nella direzione giusta, ma stiamo imboccando quella direzione in maniera molto lenta. La crescita dei casi non si è fermata”.
“In questo momento mi faccio portavoce dell’intero servizio sanitario, che sta chiedendo a gran voce una chiusura. Lo dicono tutti: medici di base, pediatri, anestesisti e ospedalieri. Si sta chiedendo a gran voce un blocco. È evidente che se si cresce così non si potrà più reggere. Bisogna necessariamente fermare le occasioni di contagio. Tenere aperta la scuola, per esempio, è un errore clamoroso. La gente deve limitare i contatti sociali. A questo punto il governo dovrebbe varare un lockdown più serio, due o tre settimane. Non duro come quello di marzo, ma tale da raffreddare la corsa del contagio”.
Difficoltà negli ospedali della BAT o nei policlinici di Bari e di Foggia, che si ritrova con le terapie intensive quasi sempre al completo. Non a caso da questo ospedale nell’ultimo mese sono partiti 19 voli di elicotteri Alidaunia per trasferire pazienti verso gli ospedali di Lecce e Brindisi.
si sono chiesti perchè stà succedendo tutto questo pandemonio e non pandemia.