Accoltellò un giovane cerignolano fuori dalla discoteca: 5 anni all’aggressore
Cinque anni di reclusione per tentato omicidio e il pagamento di una provvisionale di 10 mila euro. È questo quanto il giudice Maria Grazia Caserta del Tribunale di Trani ha disposto nei confronti di un diciannovenne di Barletta che, a dicembre 2019, insieme ad altre quattro persone aveva minacciato e accoltellato un coetaneo cerignolano all’esterno di una discoteca del centro della BAT. La vittima, come è stato accertato durante il corso del processo, si era recata nel locale notturno per trascorrere delle ore di svago insieme ai suoi amici. All’interno della discoteca, però, vi è stato un battibecco per futili motivi, poi degenerato in un pestaggio ad opera di cinque persone, tra cui il ragazzo condannato. Guadagnata la fuga, il diciottenne cerignolano si era poi spostato nel parcheggio del locale, con l’intento di andare via, ma a quel punto, due persone lo hanno raggiunto. Ed è stato proprio il diciannovenne barlettano, dopo che lo aveva già pestato all’interno, a sferrare dei colpi di coltello all’altezza dell’addome. Il tutto per una involontaria spinta in discoteca, a cui è seguita una colluttazione poi tramutatasi in vero e proprio pestaggio da parte del branco barlettano.
Le colpi di arma da taglio all’addome, secondo i magistrati, erano “diretti in modo non equivoco a cagionare la morte” della vittima”. Infatti, il ragazzo aveva poi mostrato lesioni e la frattura del setto nasale e delle ossa mandibolari, oltre che la lacerazione dell’intestino a seguito dell’accoltellamento in zona meso-ipogastrica, si legge nel referto.
Dopo un anno, il processo – avvenuto con rito abbreviato – si è concluso con la sentenza del 3 dicembre scorso, che ha confermato la tesi del tentato omicidio aggravato dai futili motivi.
“Si è concluso, a meno di un anno, il processo nei confronti dell’imputato di tentato omicidio, porto abusivo d’arma ed aggressione e pestaggio unitamente ad un gruppo di ragazzi. L’imputato – commenta il legale della vittima, Laura Raffaeli- ha scelto dopo due rigetti di patteggiamento fatti a maggio ed aprile, di richiedere il rito abbreviato. Possiamo ritenerci soddisfatti per il risultato ottenuto, ma restiamo in attesa di avere una piena giustizia attendendo l’esito degli ulteriori procedimenti pendenti presso il Tribunale per i minorenni di Bari. Procedimento complesso non solo per la dinamica, ma soprattutto per la complessità d’indagine per il riconoscimento anche degli altri soggetti”, aggiunge l’avvocato. E la vicenda avvenuta a Barletta, e conclusasi con la senteza favorevole, porta alla memoria un altro drammatico pestaggio, finito invece con la morte: quello di Donato Monopoli, brutalmente assassinato per futili motivi, ma per il quale non esiste ancora giustizia da oltre due anni.
Michele Cirulli