VIDEO | Pioggia nel Liceo Artistico di Cerignola e arrivano i lavori (siamo a 3)
È il terzo intervento sul tetto del Liceo Artistico Sacro Cuore di Cerignola: dirigente scolastico e studenti sperano sia quello definitivo. Ha dell’incredibile ciò che accade, ancora oggi, presso l’istituto d’arte diretto da Giuliana Colucci, perché da anni – quando in Provincia sedeva ancora l’ex presidente Francesco Miglio- tutti gli interventi mirati sul tetto della scuola risultano inutili con il risultato che, quando fuori piove, anche all’interno delle classi si assiste ad un vero e proprio nubifragio. “Quando piove siamo costretti a spostare i banchi e fare lezione mentre l’acqua cade dal tetto”, racconta un docente dell’istituto. Non è un’esagerazione, visto che negli anni i video della scuola allagata, o del “temporale nel Liceo”, sono diventati virali. E non sono bastati nemmeno interventi programmati dalla Provincia di Foggia per risolvere l’intoppo: centinaia di migliaia di euro risultati poi vani, a cui si aggiunge l’ultima tranche deliberata dal Presidente Nicola Gatta.
“Siamo molti contenti per questo intervento – commenta il dirigente scolastico Giuliana Colucci- speriamo sia la volta buona. Abbiamo tanto insistito affinché questa situazione si risolvesse in maniera definitiva. La comunicazione della Provincia di Foggia è la prima buona notizia del nuovo anno, per quanto ci riguarda”. Poche righe da Palazzo Dogana, ma una speranza per studenti e docenti, che secondo quanto disposto dal governatore Michele Emiliano dovranno ricorrere alla Didattica Digitale Integrata.
I lavori sono partiti il 7 gennaio e a cura dell’impresa Domenico Russo di Cerignola e il cantiere sarà diretto dal tecnico Pompeo Russo, “che già cura le manutenzioni dell’immobile in oggetto”. La durata dei lavori è di 20 giorni, “salvo imprevisti”. Ma cosa è successo, quindi, al tetto che da cinque anni tiene sotto scacco l’istituto Sacro Cuore di Cerignola? Da quanto si apprende, tra le travi della copertura vi sarebbe un lungo canale di scolo in gomma, di circa 50 metri. Il tempo e le intemperie, però, hanno di fatto usurato il “tubo”, che invece di portare via l’acqua piovana la trattiene e dirotta all’interno delle classi. Ed è proprio all’altezza delle giunture dei tegoli che le infiltrazioni si fanno consistenti, tanto che, durante i giorni di pioggia, non c’è praticamente alcuna differenza stando all’interno o all’esterno dell’istituto.
“Speriamo sia l’ultimo intoppo- dicono i docenti- e per questo ci sentiamo di ringraziare tutti gli studenti che hanno dovuto sopportare questa incresciosa vicenda per diversi anni”. Che sia la volta buona, dunque, a meno che non si ritorni malauguratamente al punto di partenza, come già successo negli anni passati.
Michele Cirulli