mercoledì, Novembre 27, 2024
Sanità

La variante inglese in 16 comuni della Puglia (anche Orta Nova)

La variante inglese in 16 comuni della Puglia (anche Orta Nova)

La variante inglese del Coronavirus arriva in Puglia e in Capitanata ad Orta Nova. Al momento sono 16, nella regione, i comuni colpiti dal virus nella sua forma più aggressiva. Come riporta Repubblica, i paesi interessati al momento sono Altamura, Aradeo, Bari, Bitetto, Bitritto, Canosa, Carovigno, Fasano, Grumo Appula, Martano, Massafra, Molfetta, Modugno, Orta Nova, Palo del Colle e Santeramo in Colle.

In tutti i centri si registrano al momento 45 casi di Coronavirus nella sua variante inglese. A Santeremo in Colle il sindaco sta perfino valutando la possibilità di varare una specifica zona rossa, in accordo con il presidente Emiliano, anche perché nel comune si è passati da 100 a 144 positivi in pochi giorni.

Più in generale, però, l’emergenza sanitaria continua a lanciare campanelli d’allarme proprio mentre sono allentate le misure restrittive con il passaggio in zona gialla. Ieri, 14 febbraio, in Puglia i nuovi positivi sono stati 732 con 17 decessi. Nota positiva: calano i ricoveri.

Grande allerta però per la variante inglese, non solo in Puglia, soprattutto perché – come riferiscono gli esperti – la trasmissibilità del virus è più rapida (+50%) e, forse, più letale. Secondo l’ISS la variante potrebbe sostituire il Sars-Cov-2, ma la buona notizia è che il vaccino risulterebbe ancora efficace. In Italia, attualmente un caso su cinque è determinato dalla variante.

In particolare il virologo Andrea Crisanti, riprendendo l’appello del consulente  del ministero della Salute Walter Ricciardi, ha detto all’AdnKronos: “Un lockdown nazionale? È quello che ho detto anche io. Fra una settimana la variante inglese si diffonderà a una velocità senza precedenti e qui si parla di riaprire tutto“.

“C’è un totale scollamento tra quelle che sono le aspirazioni della gente, come vengono interpretate dalla politica, e quella che è la realtà – spiega Crisanti. Ancora non ci siamo allineati con l’esigenza di fermare il contagio. La variante inglese è già nel 20% dei casi in Italia.”

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