Cerignola, il mistero dei 226 positivi in tre giorni
È un vero e proprio mistero, quello che lega Cerignola al balzo inaspettato di casi di Coronavirus in poco più di due giorni. Due aggiornamenti del Centro Operativo Comunale, che recepisce i numeri sui positivi dalla Prefettura di Foggia, disegnano una mappa altalenante dei casi di Covid nella città ofantina.
Il 19 febbraio i positivi dichiarati a Cerignola erano 248, con 7 persone in quarantena; il 22 febbraio, invece, la Prefettura – tramite il COC- rileva ben 474 positivi e 39 quarantene. Significa che quasi in tre giorni il contagio si è attestato a +226 casi. Uno sproposito che – se non fosse una svista – meriterebbe un’immediata zona rossa su tutto il territorio comunale, con movimenti individuali consentiti solo se strettamente necessari e chiusura di tutte le attività “non indispensabili”.
Come mai il contagio è letteralmente impazzito? Dal Centro Operativo Comunale non giungono informazioni di sorta. La spiegazione fornita è semplice: quei dati vengono comunicati a Cerignola dalla Prefettura di Foggia senza alcuna ulteriore spiegazione. Che si tratti di casi arretrati, di errori di calcolo, o di un reale contagio fuori controllo non è dato sapere.
La Prefettura di Foggia non spiega cosa abbia portato ad uno scarto di 226 positivi nel giro di brevissimo tempo. Quindi il mistero sui positivi a Cerignola resta. E preoccupa: sia per l’eventuale aspetto sanitario che per le modalità con le quali viene gestita questa pandemia.
mc
Chi di dovere intervenga.
Assessore Lopalco ci dia risposte chiare .
Approfondisca.
Indaghi se a Cerignola è veramente così.
Come anche la Prefettura dia risposte certe e chiare.
Noi cittadini in questa maniera viviamo in costante ansia.
Grazie
Aspetta e spera e le motivazioni sono sotto gli occhi di chi vede.. chi non vuole vedere i canuscem bun!!
statt a cast