Certificati vaccini: Piazzolla “smentisce”, ma è smentito da Regione e Ministero
IL PUNTO
Se non ci fosse di mezzo il Covid, quindi la preoccupazione e la sofferenza delle persone, ci sarebbe da ridere di gusto per l’approssimazione con la quale il Centro Vaccinale di Viale Di Vittorio a Cerignola, con la benedizione della Direzione Generale della Asl, sta gestendo la campagna più importante della storia della sanità dell’ultimo ventennio.
La settimana scorsa i docenti hanno fatto una doppia scoperta: la prima, che ha interessato per fortuna solo alcuni di loro, è che sono stati vaccinati con le dosi di un lotto ritirato (ABV2856 – AstraZeneca); la seconda è che nessuno ha rilasciato loro alcun certificato. Una prassi sbagliata, senza se e senza ma. Ma su cui solo il Centro Vaccinale guidato da tale Balena e la ASL Foggia potevano innescare una polemica sciocca e pretestuosa con Cittadinanzattiva.
La Regione Puglia, come ha informato Cittadinanzattiva, ha spiegato che la certificazione va rilasciata; il centro vaccinale, non si sa con quale autorità, ha fatto sapere in anonimo (questo la dice lunga sulla gestione della crisi) che non dev’essere rilasciata alcuna certificazione.
Emblematica la spiegazione di Piazzolla: “Non è una inadempienza grave il fatto che non sia stato eventualmente trascritto (il numero del lotto, ndr) a mano sui documenti”. Problema: i documenti non sono stati rilasciati affatto, non manca solo il numero del lotto. Quindi è lo stesso Piazzolla, inavvertitamente o male informato, a confermare che i documenti vanno rilasciati, completi di data del “richiamo”, di operatore sanitario che ha effettuato il vaccino, data della somministrazione. A Cerignola, notoriamente Repubblica Autonoma, un dirigente qualsiasi può cambiare le carte in tavola, considerato che da Trento ad Agrigento ai vaccinati sono consegnati, già a fine prima dose, tutti gli incartamenti necessari.
Ma non è tutto. Era già stata la Regione, che sulla sanità pugliese ha piena titolarità, a riferire a Cittadinanzattiva che la documentazione va rilasciata: e anche all’interno della ASL, come vedremo prossimamente, da Foggia arrivano indicazioni in questo senso (qualcuno dovrebbe avvertire Piazzolla, smentito dai suoi stessi uffici).
Perché è importante il documento? Perché per qualsiasi evenienza il vaccinato deve sapere, senza attendere o senza doversi votare ad atti di fiducia incondizionata verso perfetti sconosciuti, chi, come, quando ha effettuato la somministrazione sulla sua persona. Tanto che, anche se il pericolo è scampato (per fortuna nessuno ha avuto sintomi gravi) alcuni dirigenti scolastici stanno ugualmente richiedendo, a nome di tutti i docenti, le certificazioni mai consegnate.
Ed è talmente importante che il Ministero della Salute dice espressamente che “Sicuramente sarà rilasciata una normale certificazione di avvenuta vaccinazione”, come si può facilmente leggere sul sito istituzionale tra le domande più ricorrenti. Oppure forse la Asl di Foggia ed il Centro Vaccinale di Cerignola (Viale Di Vittorio) pensano di saperne di più del Ministro. Infatti la gestione della crisi sanitaria è sotto gli occhi di tutti, così come lo è il tracciamento ormai saltato, o lo sono gli assembramenti dinanzi all’Ufficio Prevenzione, o lo sono i numeri sballati sui contagiati e l’inadeguatezza della comunicazione. Ed è uno spettacolo indecoroso, visto che gli stipendi sono pagati dai cittadini, che evidentemente meritano di più.
Inadempienza. Di questo si tratta, senza troppi giri di parole: si rimedi e si chieda scusa per il disguido, perchè aggrappandosi agli specchi si corre un rischio che non possiamo permetterci, ossia acuire la sfiducia dei cittadini, mentre servirebbe l’esatto opposto in una fase così delicata. E che sia un giornale o un blog a doverlo spiegare agli uomini e alle donne della sanità, è tutto dire.
Michele Cirulli
Draghi dovrebbe conoscere Piazzola e tutti i vari Piazzolla in giro, così da provvedere come ha fatto con Arcuri e compagnia bella.
Purtroppo così non è e non potrà essere, quindi ci dobbiamo tenere i ns amati dirigenti.
Ma veramente si ostinano a dire che hanno fatto bene a non rilasciare documenti PERSONALI????
Il vero problema è che i cittadini si sono abituati a tutto e non riconoscono piu doveri e soprattutto diritti
EMILIANO MA DOVE STAI??
Come ti piace stare a Bari e fregartene dei foggiani!!
Errori su errori e nessuno a Bari alza un dito!!
Fino a quando non ci sarà un Presidente di Regione della provincia di Foggia saremo trattati come merde di serie B