Terremoto L’Aquila, 12 anni dopo. E la terra continua a tremare in Provincia di Foggia
Erano le 3.32 del 6 aprile 2009: il terremoto di magnitudo 6.3 de L’Aquila ha spazzato via non solo vite umane (309 i morti), ma anche progetti, case, chiese, ospedali della città abruzzese. Scampata al sisma, in quelle tragiche ore, anche una cerignolana: Raffaella Capotorto, ai tempi studentessa universitaria, rimase per nove ore sotto le macerie del suo appartamento da cui fu tratta in salvo la mattina successiva grazie all’intervento dei vigili del fuoco. Non ce la fecero, però, due sue coinquiline, rimaste fatalmente travolte dal sisma.
E proprio nell’anniversario di quella tragica notte, la terra continua a tremare: dal 27 marzo, infatti, la Sala Sismica INGV-Roma continua a registrare movimenti nel sottosuolo. Oltre 150 scosse di piccola intensità da una settimana, con epicentro nel Madre Adriatico ed una scossa – magnitudo 2.3- avvertita il 4 aprile nella zona di Manfredonia, a 10 km dalla città sipontina.
Di seguito il video dell’estrazione della cerignolana Raffaella Caportoro dalle maceria de L’Aquila.