Contagi impazziti in Puglia: “Almeno il doppio di quelli comunicati”
“Io credo che il numero di contagi effettivo in Puglia sia almeno il doppio. Qui il contact tracing è saltato da molto tempo e il numero di tamponi che vengono eseguiti è molto più basso di quello di altre regioni”. A parlare sul disastro della situazione pandemica in Puglia è Antonio Amendola, presidente Anestesisti e Rianimatori della regione. I numeri comunicati sarebbero parziali, soprattutto ora che da Foggia a Lecce i contatti sono in aumento, in controtendenza con quanto capita nel resto dell’Italia, che si appresta a riaprire i battenti delle attività all’aperto. Nell’intervista a Repubblica, Amendola spiega il perché dei numeri incompleti: “Per essere sottoposto al tampone dal sistema sanitario pubblico è necessario attendere 10 giorni. Chi può farlo si rivolge ad un privato dove in media il costo del test è di 60 euro. Ma immaginiamo una famiglia di quattro persone: non tutti possono permettersi una spesa di 240 euro per eseguire i tamponi. Non mi pare che la Regione in questi mesi abbia pensato a possibili soluzioni, come le convenzioni per le famiglie più in difficoltà con i laboratori privati”.
E poi ci sono i problemi relativi alla campagna vaccinale: “Io capisco che una delle difficoltà sia legata alle forniture di dosi che sono sempre troppo basse. Ma la Regione avrebbe dovuto indirizzare la campagna vaccinale in maniera puntuale. E invece dopo aver giustamente messo in sicurezza il personale sanitario le dosi sono andate ad altre categorie. E così è rimasta scoperta la fascia degli over 70 che sono quelli che, come dimostra quello che sta succedendo in questi giorni, hanno maggiore possibilità di contrarre il virus in forma grave”, sostiene Amendola-