Avvistamento di ragni “vedova nera” nell’agro di Margherita di Savoia
«In relazione all’oggetto, ho il dovere istituzionale di segnalare a codesti Organi in indirizzo la circostanza di alcuni avvistamenti da parte di agricoltori del luogo di ragni del tipo “vedova nera”, circostanza avvalorata dall’accadimento occorso la scorsa estate con ricovero “a rischio” di un soggetto a seguito di morsicatura da ragno.
Le zone interessate, tutte in agro di questo Comune, sono Torre Pietra-Carmosina e Contrada Orno, tutte esistenti lungo la S.P. 5.
Ciò premesso, si invitano e sensibilizzano detti Organi ad attivare una sorta di monitoraggio assiduo, al fine di scongiurare qualsivoglia potenziale pericolo per la pubblica e privata incolumità.
Confidando nella collaborazione, distinti saluti.
Il Sindaco, avv. Bernardo Lodispoto».
Con questa missiva, riportata da CorriereOfanto, il sindaco di Margherita di Savoia Bernardo Lodisposto ha segnalato all’Istituto Zooprofilattico di Foggia, al Servizio Veterinario dell’Asl BT, al Comando Carabinieri Forestali di Foggia e al Comando dei Vigili del Fuoco di Barletta, la possibile presenza di ragni “vedova nera” nel territorio salinaro.
Per il momento, fortunatamente, gli avvistamenti si concentrano tutti in aree rurali del comune di Margherita.
Solo l’anno scorso, sempre a Margherita di Savoia, un uomo di 60 anni era stato salvato grazie ad un siero specifico fatto arrivare tempestivamente da Pavia in seguito ad una puntura di una malmignatta, una specie di ragno mediterraneo molto pericoloso.
Il ragno “Vedova Nera” |
Il nome deriva dal latino mactans, participio del verbo mactare, che significa uccidere, sacrificare, in relazione al fatto che, in certi casi, una volta terminato l’accoppiamento la femmina uccide il maschio. La vedova nera femmina è di colore nero con una macchia rossa molto brillante sull’addome, la cui forma ricorda una clessidra. Questa macchia ha la funzione di mettere in guardia un potenziale predatore della sua pericolosità. Le sue dimensioni variano dagli 8 ai 40 mm ed il peso medio è di un grammo. È molto sedentaria, una volta creata la tana non l’abbandona più. Il maschio, molto più piccolo della femmina, è di colore arancione e non è velenoso. Pericolosità La vedova nera è considerata uno dei ragni più pericolosi al mondo. Se importunata, attacca mordendo e iniettando una quantità molto piccola di veleno che può, in rari casi, risultare mortale. Il suo morso non è molto doloroso, ma il veleno agisce rapidamente provocando inizialmente intorpidimento alla parte colpita seguito da rigidità muscolare, sudorazione, cefalea, nausea, intenso dolore addominale accompagnato a rigidità addominale e dorsale,[1] difficoltà respiratorie, vertigini e aumento della temperatura corporea. L’applicazione di ghiaccio sul punto del morso può alleviare il dolore ma è comunque necessaria la somministrazione dell’antidoto (Wikipedia). |