Dai social l’appello: “Rosario è un eroe, per lui una medaglia al valor civile”
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella conferisca una medaglia al valor civile a Rosario Mancino, il 29enne deceduto sabato scorso ad Otranto nel tentativo estremo di salvare la sua amica, Pia Patruno, dalle correnti di Baia di Turchi. È questo l’appello che parte da alcuni cittadini di Cerignola, che hanno presentato una proposta attraverso i social e hanno inviato una missiva alla mail del Presidente della Repubblica.
Con la medaglia al valore civile si intende “Premiare atti di eccezionale coraggio che manifestano preclara virtù civica e segnalarne gli autori come degni di pubblico onore”. I destinatari dell’onorificenza, difatti, sono i “cittadini che abbiano esposto la propria vita a manifesto pericolo per salvare persone esposte ad imminente e grave pericolo; per impedire o diminuire il danno di un grave disastro pubblico o privato; per ristabilire l’ordine pubblico, ove fosse gravemente turbato, e per mantenere forza alla legge; per arrestare o partecipare all’arresto di malfattori; per il progresso della scienza o in genere per il bene dell’umanità; per tenere alti il nome ed il prestigio della Patria”.
“Nella mia bella Cerignola fatta anche di bella e brava gente, avevamo due figli nostri che il destino ci ha portati via in giovanissima età: lui 29enne, Francesco Rosario Mancino, lei, Pia Patruno, di qualche anno più piccola. Entrambi hanno perso la vita su quella maledetta scogliera nel Salento, dove Pia è entrata in mare e trovatasi in difficoltà ha chiesto aiuto: a tale richiesta Rosario non ha esitato un secondo per soccorrerla ma invano perdendo entrambi la loro vita. Un gesto così nobile caro presidente Mattarella va premiato con una medaglia d’oro al valor civile perché il nostro concittadino Rosario è un eroe”, scrive Angelo Aucello, un cittadino che ha lanciato la petizione. “A questo figlio dell’Italia che ha donato senza esitazione la sua vita per cercare di salvarne un’altra e gli venga data la sua giusta onorificenza”, è l’appello.