In Capitanata 14 comuni al voto: c’è Cerignola, no Manfredonia, in forse Foggia

Sono quattordici i comuni della provincia di Foggia che il 3 e 4 ottobre andranno al voto per il rinnovo dei consigli comunali. Manfredonia, che come Cerignola è stata sciolta nel 2018 per infiltrazioni mafiose, dovrà attendere invece l’inverno del 2021 per recarsi alle urne poiché la commissione prefettizia, contrariamente a quanto accaduto nel comune ofantino, ha chiesto ed ottenuto una proroga di mandato di ulteriori sei mesi.

Il commissariamento dell’ente sipontino dunque durerà fino a fine ottobre, ben dopo il giorno delle elezioni, motivo per cui il successore dell’ex sindaco – nel frattempo dichiarato incandidabile- dovrà essere scelto nella prossima finestra elettorale utile. Discorso a parte per il Comune di Foggia, dove si è insediata la commissione d’accesso agli atti che dovrà valutare se proporre o meno lo scioglimento per mafia del comune del capoluogo: si resta dunque in attesa degli esiti, la palla ora è nelle mani del Consiglio dei Ministri e non è escluso che a breve il Presidente della Repubblica non possa firmare il decreto di scioglimento (la Commissione ha impiegato meno tempo, rispetto ai sei mesi canonici, per le operazioni di monitoraggio).

Quindi, Manfredonia out e Foggia in forse. Mentre andranno sicuramente al voto i comuni di Cerignola, dopo lo scioglimento dell’amministrazione Metta, San Nicandro Garganico, San Marco in Lamis, Vieste, Lesina, Ascoli Satriano, Zapponeta, Candela, Sant’Agata di Puglia, Celenza Valfortore, Casalnuovo Monterotaro, Alberona e Panni per un totale di 125000 abitanti (se Foggia dovesse andare al voto, invece, i residenti interessati dal voto sarebbero oltre 270mila)