Rosa Barone: “La mia liquidazione andrà in beneficenza”
“Voglio comunicare ufficialmente che la mia liquidazione andrà in beneficenza”. Così l’assessore regionale al Welfare della Regione Puglia, Rosa Barone, riferisce a Marchiodoc.it circa la decisione di destinare ad attività benefiche la buonuscita che il consiglio regionale ha deliberato prima di Ferragosto con un blitz definito inopportuno da più parti.
La pentastellata, quindi, devolverà quanto le spetta – una cifra intorno a 70 mila euro – ad associazioni del terzo settore. Una scelta che il M5S ha abbracciato dal primo minuto anche con la candidata presidente, Antonella Laricchia, la prima a scagliarsi contro la proposta avallata all’unanimità da tutti i capigruppo regionali. La norma prevede infatti una liquidazione retroattiva al 2013 per consiglieri ed ex assessori regionali. In loco, ad esempio, ad usifruirne sarà anche l’ex assessore al welfare della Puglia, la cerignolana Elena Gentile.
Il costo che porterà nelle tasche degli ex consiglieri ed assessori una corposa buonuscita lievita a 5.6 milioni di euro, che graveranno sul bilancio regionale, quindi direttamente a carico dei cittadini. Rimangono ancora da capire gli importi che interesseranno i singoli (ex) consiglieri, atteso che in Regione Puglia vi sono anche esponenti politici di lungo corso che usifruiranno di liquidazioni ancora più consistenti di quelle che spettano a Barone o Giandiego Gatta.
Quando ha visto il polverone ha messo la retromarcia!!!
Volevo vedere se la notizia fosse passata in sordina…
Ci vuole veramente la faccia come il cxxo!!!!
Almeno lo ha detto,per adesso nelle parole,aspettiamo i fatti.
L’indecenza è pure quella di tutti gli altri che non la restituiranno,per il motivo che gli spetta per legge.
Purtroppo la colpa è di tutti noi me compreso che ci illudiamo di andare a votare per un ipotetico cambiamento.
La conclusione è che siamo italiani,sottomessi a tutte le leggi e ce la facciamo sempre mettere in quel posto lì.
Da sempre purtroppo.
Bastava non approvarla
Chiacchiere su chiacchiere, facile devolvere se lo faranno soldi non loro. La carità si fa con i propri soldi e non quelli della gente. Con gli emolumenti delle tasse, vanno migliorati i servizi.