Liquidazione (ex) consiglieri regionali: “Basta un rigo per cancellare la vergogna”
“La mia proposta di legge: basta un rigo per cancellare la vergogna di agosto accaduta in Regione Puglia”. Così Antonella Laricchia, del Movimento Cinque Stelle, annuncia una proposta di legge per cancellare la buonuscita che il consiglio regionale ha approvato prima di Ferragosto per assegnare una liquidazione, retroattiva al 2013, anche per ex consiglieri e assessori regionali. In loco, tra i beneficiari risulta esserci anche Elena Gentile.
“La vergogna pugliese di agosto ha indignato tutti: mentre molti portavoce comunali si sono rivolti a Giuseppe Conte per denunciare quanto hanno combinato alcuni consiglieri regionali del #M5S, tanti attivisti e cittadini di qualsiasi estrazione politica hanno fatto partire delle petizioni online e stanno organizzando delle manifestazioni per chiedere l’abolizione dell’assegno di fine mandato ai consiglieri regionali, introdotto con un colpo di mano durante l’ultima seduta estiva”, spiega Laricchia.
“Diversi, sono stati anche i politici, passati e presenti, che hanno voluto prendere le distanze da questo imperdonabile comportamento da casta.Quale cittadino può avere la sorpresa della garanzia di un gruzzoletto di 35mila euro che appare di colpo sul suo conto corrente, senza aver accantonato un solo euro? Quale cittadino può decidere di assegnarsi dei soldi pubblici, così, motu proprio?”, chiede la pentastellata.
“Nessuno, tranne alcuni politici che decidono di agire da casta. Portare la voce di tutte queste persone indignate significa una sola cosa: abolire l’assegno di fine mandato, così come è stato introdotto. Con una legge regionale che cancella la schifezza d’agosto”, aggiunge.
Quindi il rimedio: “Ho presentato la proposta di legge, il cui testo è più breve del titolo. Adesso servono “solo” i voti della maggioranza dei consiglieri regionali affinché diventi legge. Per questo, serve un ulteriore sforzo dei cittadini che si stanno mobilitando fuori dal “palazzo”. Prepariamoci a far sentire la voce dell’opinione pubblica”, conclude Laricchia.
Ci vuole sempre qualcuno che sveglia le coscienze, a trovarle…!
Sembra quasi che la cosa non ci riguardi, i soldi sono nostri e per una porcata simile dovremmo protestare fortemente. Se aspettiamo che le coscienze si sveglino, ci faranno morire di fame.