Leggi il Labiale | L’inutilità del voto disgiunto
comunali 2021
ep. 25
Ci siamo. Tra poche ore sapremo quali saranno le liste che accompagneranno gli 8 candidati sindaco, qualora tutti dovessero superare le forche caudine della burocrazia elettorale. Saranno 20? 25? Lo scopriremo presto. Tuttavia, un dato emerge fin da subito e cioè che, mai come questa volta, le chance per essere eletti consiglieri comunali sono buone solo per chi corre nella coalizione che vincerà le elezioni del 3 e 4 ottobre. Questo perché la presenza di più coalizioni importanti, a dispetto degli anni del bipolarismo, farà sì che i nove consiglieri che spetteranno alla minoranza saranno ridotti almeno di un terzo per effetto dell’elezione dei candidati sindaco perdenti. Di conseguenza, i sette che saranno sconfitti potranno far eleggere un numero esiguo di consiglieri comunali. Improvvisando con i pronostici, a spanne, si potrebbe dire che un candidato sindaco perdente porta in aula al massimo, ma proprio al massimo, un paio di consiglieri. Al contrario, il candidato vincente, verrà seguito da 15 eletti e facendo il gioco delle probabilità, considerato che intorno ai candidati sindaco delle coalizioni maggiori ruotano più o meno 100 candidati consiglieri cadauno, vorrà dire che uno su dieci ce la fa. O ce la può fare.
Qual’è la morale di questo racconto? L’inutilità del voto disgiunto. Perché non servirebbe a nulla per un candidato consigliere farsi votare senza il consenso al proprio candidato sindaco. Sarebbe solo un voto disperso. O meglio, a vantaggio degli avversari. Chiedere il voto disgiunto equivale a quel vecchio adagio del marito che vuol far dispetto alla moglie castrandosi.
Condivido, una delle più grandi ca……te che l’italiano è riuscito ad inventare, senza senso
Bisogna anche considerare i contesti in cui viene utilizzato il voto disgiunto,e soprattutto i motivi.
Sei proprio un ciuccio labiale. Ma assai proprio.