giovedì, Dicembre 26, 2024
Politica

Sicurezza, sociale, decoro urbano: Fratelli d’Italia punta alla riconferma

Sicurezza, sociale, decoro urbano: Fratelli d'Italia torna in piazza

Fratelli d’Italia torna sul palco e lo fa con due certezze: da una parte l’essere diventato il primo partito a Cerignola durante le scorse regionali; dall’altra la consapevolezza di essere tra i favoriti di questa campagna elettorale in corso dopo aver trovato unità sul nome di Antonio Giannatempo. Ieri sera, in piazza della Repubblica, Gianvito Casarella, Arcangelo Marro, Francesca Marino, Roberto Ferraro e il candidato sindaco del centrodestra hanno parlato alla città mettendo a fuoco i temi della sicurezza, del sociale, dell’arredo urbano e della guida di Cerignola dopo il 4 ottobre.

“Abbiamo tenuto unito il centrodestra, grazie a Fratelli d’Italia che 4 anni fa ha preso il testimone in un momento delicato per la sopravvivenza del centrodestra. Da allora c’è stato un gruppo che ha iniziato a studiare le soluzioni da proporre e poi ha condiviso questi studi con 5 liste e 120 candidati. La città deve ripartire e ritrovare la propria identità. Siamo parte di un sistema, in questi cinque anni non abbiamo avuto relazioni né con gli altri comuni né con le altre istituzioni. E’ un’ombra che dobbiamo eliminare”, ha commentato Gianvito Casarella, coordinatore cittadino di FDI.

“Se queste elezioni le vincesse Metta si voterebbe  dopo un ulteriore commissariamento o dopo la reggenza di un facente funzione”, è il monito di Casarella. Per fare breccia nel cuore dell’elettorato, secondo Arcangelo Marro, “servono cose semplici e di facile attuazione, che abbiamo la capacità di impattare sul quotidiano, perché la buona amministrazione si vede dalle piccole cose”.

“Il primo impegno elettorale è un grande piano per l’arredo e il decoro urbano. Sul Corso non c’è un cestino dal Carmine alla Mezza Luna, manca l’abc. Dovrebbe essere il salotto della città, ma non si è mai vista una bruttura di varchi Ztl come quelli di Cerignola. E poi è necessario che Tekra, dopo dieci giorni dal nostro insediamento, trovi una soluzione alle discariche a cielo aperto in centro e in periferia: abbiamo tolto i bidoni per strada e ora li mettiamo sul corso, è inaccettabile”, ha spiegato il candidato al consiglio comunale.

“Il mio grande sogno è il Progetto “Alberiamo Cerignola”: trasformare parti della città in quelle che nei manuali sono definite foreste urbane, a partire dai parchi, dalle scuole e dalle piazze. Si potrebbe piantare un albero per ogni bambino che nasce e chiamare quell’albero col suo nome affinchè lo senta suo e lo possa curare”, ha spiegato Marro. L’altro cavallo di battaglia di Fratelli d’Italia è la sicurezza: “Cerignola ha bisogno di un commissariato di pubblica sicurezza di primo livello, costi quel che costi, porteremo avanti questa battaglia. Uno dei primi atti dell’amministrazione sciolta per mafia è stata la delibera con la quale Giannatempo si impegnava a trattare con il Ministero degli Interni affinchè fosse dato a Cerignola un commissariato adeguato alle esigenze del nostro territorio. Eppure – ha detto Francesca Marino- una delle prime azioni è stata quella di mandare all’aria tutto il lavoro, revocare la delibera nel 2013 e 2015 fu fatta per individuare una sede adeguata. L’ex tribunale è destinato al Palazzo delle Culture, una delle iniziativa più fallimentari di sempre, prive di visione, un contenitore vuoto, utile a spendere 100 mila euro di finanziamento pubblico sprecato nel peggiore dei modi”.



Le cooperative del terzo settore sono quelle che – propaganda a parte – risentono degli effetti negativi dell’ultima gestione a Palazzo di Città: “E’ poco quello che è stato fatto per la prevenzione. È mancato un tavolo di concertazione, gli interventi sono fatti a macchia di leopardo o individuale. Gestisco un centro che si occupa di devianza e non mi sento soddisfatto di ciò che faccio, perché non ho l’ausilio e la collaborazione di tutti gli enti, dal Comune, chiesa, parrocchie: serve un coordinamento”, è il pensiero di Roberto Ferraro. Eppure servirebbe poco, a partire dalla dispersione scolastica che è stato il tallone d’achille dell’assessorato ai servizi sociali: “Serve un tavolo permanente, insieme a scuola e chiesa, e partire dalla dispersione scolastica: le scuole segnalano i minori così da pianificare interventi partendo da un dato certo. Certo, l’Ufficio servizi sociali è in difficoltà: in teoria dovrebbe esserci un assistente sociale per 5000 abitanti, ma ne abbiamo 4, di cui una a breve in pensione. Serve un Potenziamento della pianta organica dei servizi sociali, perché sono loro che devono intervenire”, ha spiegato Ferraro.

Le conclusione affidate al candidato sindaco Giannatempo: “Da questi palchi non parleremo mai degli altri, ovunque vado – dalle tv alle case dei cittadini- continuo a chiedere un confronto tra i candidati sindaci per trovare un clima sereno. Non è pesato ieri salutare Bonito e fare una foto, per dare un segno di distensione. Non si può rispondere sui social prendendo una foto con una costruzione tra l’altro progettata, finanziata e appaltata da noi e dire che non si accetta un confronto tra candidati. Il confronto significa sedersi serenamente, cercare soluzione. Dobbiamo toglierci la maglietta del club, dobbiamo essere la Nazionale”, ha tuonato Giannatempo.


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Frengo e stop
3 anni fa

Non si può , o non ti fa comodo che si faccia un paragone nei fatti, appunto fotografato tra l’era Giannatempo e l’era Metta??

Angelo
3 anni fa

Certo va bene tutto ciò che è elencato, ma mi chiedo : avete già governato a Cerignola, non avete fatto nulla di tutto ciò e ci ripromettere di farlo adesso?? Non siete davvero credibili, poi con un partito come il vostro che ha più indagati dopo forza Italia e il PD compreso la lega, ma che faccia di c…..ti che avete. Vi dovreste vergognare di come avete rovinato l’ Italia in venti anni di governo. State a casa vostra almeno fate dai solo a voi stessi.

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