Il viaggio “inverso” di Lorena, dalla Lombardia a Cerignola: “Mi candido perchè qui vivranno i miei figli”
È stata una migrazione al contrario: dalla Lombardia a Cerignola: “E visto che qui ci ho costruito la mia famiglia è un dovere morale crescere i miei figli in luogo ideale che di ideale in questo momento ha poco, ma semplicemente perché non lo mettiamo in pratica”. Lorena Vargiu, 36 anni, agente di commercio, si è trasferita in pianta stabile a Cerignola nel 2016 e quest’anno proverà l’avventura come candidata consigliere nelle file di Fratelli d’Italia.
Il suo irrituale percorso – che da Calcinate, in provincia di Bergamo l’ha portata nella città di Di Vittorio- , la mette di fronte ad una scelta: “Cerignola è ricca in ogni angolo, ho deciso di restare qui e ho trovato giusto che i miei due figli godano di quello che una città del sud può dare e Cerignola può dare molto: abbiamo chiese favolose, un duomo stratosferico, aziende ricche e innovative, una posizione strategica”.
Prima di arrivare in Puglia, però, una parentesi in Franciacorta, che “è diventata quello che è in parte grazie al vino che qui produciamo e poi esportiamo alle regioni del nord. Loro però ci hanno fatto un festival che è diventato un brand, noi invece non riusciamo ad incentivare le nostre produzioni a livello nazionale ed internazionale ed è un peccato”, annota Lorena, che ormai definisce Cerignola come la sua città.
Una tradizione di destra, l’adesione nella vecchia Alleanza Nazionale ed un percorso che poi naturalmente è confluito in Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni.
“Mi chiedo sempre: perché Bergamo ce la può fare e invece Cerignola no? Cosa manca?”. A due anni dal suo trasferimento a Cerignola, l’amministrazione comunale guidata da Franco Metta è stata sciolta per mafia. Un’etichetta che segna una comunità intera, ma neppure tanto inaspettata nonostante Lorena Vargiu avesse da poco piantato le sue radici in città: “Ci rimango male perché ci portiamo dietro una macchia. È una brutta botta. Sono rimasta sconcertata ma d’altro canto vedendo come negli anni si svolgevano le cose non sono restata neanche stupita, del marcio si vede e c’è ovunque”, commenta Vargiu.
E quindi sicurezza: “Quella del commissariato di primo livello a Cerignola dev’essere una battaglia condivisa, noi ci crediamo fortemente. E poi telecamere ovunque. Sabato scorso, a qualche ora dal nostro comizio, abbiamo saputo che sono state assaltate e rapinate diverse attività. Bisogna mettere un freno, ne va della qualità della vita nostra e dei nostri figli”, conclude Lorena Vargiu.
Le faccio i migliori auguri per la carriera politica.
Cerignola ha tanto bisogno di buoni amministratori onesti e capaci.
I cittadini devono solo fare la loro parte, ovvero dissociarsi dall’illegalità,dal malcostume,pagare le tasse,rispettare le cose comuni,ecc
Speriamo che tutto ciò avvenga in breve tempo,e che non debbano passare decenni ,e intanto i figli crescono e i genitori invecchiano…..
Tu ca fè tant u sapius fè la part tua e pgh i tass?
Certo che le pago ,e pure quelle che non paghi tu sapientone con la sfera di cristallo.
Parlare e cosa semplice da sempre. La storia politica d’Italia e costellata di promesse fatte e non mantenute. Invece diverso e raro è stato trovare chi senza promettere è riuscito a realizzare.
Fino a che non ci sarà una legge che impone di rispettare almeno l’80% di quello che si dichiara in campagna elettorale non andremo da nessuna parte.
Cara signora venuta dalla Lombardia le cose banali e scontate che lei dice Cerignola le ha sempre avute compresi i prodotti agricoli di eccellenza . C’è un però: il candidato sindaco che lei sostiene ha governato Cerignola per 10 anniiiiii!!! Non ha istallato telecamere , non ha valorizzato i prodotti locali,etc etc di quello che lei dice!! Cosa le fa pensare che sostenenendo Giannatempo possa realizzare quello che lei dice? Ha avuto 10 anni per farle e sa quale è stato il risultato?? Glielo dico io: esattamente quello che lei denunciato, cioè il nulla!!! Quindi?
poteva rimanere dov’era……