Ospedale Tatarella, medici e infermieri in “rivolta”: fioccano lettere in direzione
Medici e infermieri in rivolta al Tatarella chiedono più sicurezza: la lunga scia di aggressioni e la carenza di personale hanno determinato malcontento per una situazione che volge verso il collasso. Non è soltanto il caso del Pronto Soccorso. Per questo dai reparti fioccano lettere alla direzione generale perché “la situazione è insostenibile”. Le emergenze in corsia impattano inevitabilmente sulla tenuta organizzativa dei reparti decimati dalla carenza di personale che dal canto suo incide sull’attrattività del Tatarella. Pronto Soccorso al collasso, ortopedia ormai chiusa se non per prestazioni ambulatoriali.
Anche gli infermieri vanno sulle barricate chiedendo maggiore sicurezza: “Per quanto sia ingeneroso semplificare problematiche complesse – si legge in una nota dell’ordine degli infermieri -, a nostro avviso sono due i canali prioritari da portare avanti: l‘istituzione di un posto fisso di polizia in ospedale in grado di intervenire celermente nelle sempre più frequenti situazioni di aggressione verso gli operatori sanitari; collaborare con l’Azienda Sanitaria sulla formazione del personale sanitario in tema di sicurezza e prevenzione della violenza e garantire adeguate misure protettive per tutti i dipendenti. Solo con l’impegno comune di tutti si può migliorare davvero l’approccio al problema e assicurare un ambiente di lavoro sicuro. Inoltre – concludono -, è necessario continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica perché colpire chi soccorre è un danno a tutta la collettività che non può e non deve essere accettato”.
Fate bene ,ribellatevi ,non è giusto subire soprusi e aggressioni da parte di zoticoni ignoranti e prepotenti vari.
Il pronto soccorso deve essere rispettato come un Tempio e con esso coloro che vi lavorano.
Il rispetto deve essere garantito sempre ed ovunque, ed è compito della politica fare leggi chiare e severe in maniera tale che avvocati e giudici non possano girarci intorno. Pene certe e severe sono l’unica medicina da somministrare ovunque e non solo in ospedale.
Il problema è proprio la politica che fa cilecca e danni ovunque.
Le aggressioni vanno sempre condannate, la violenza non si giustifica in qualsiasi posto. Ma siete mai stati in pronto soccorso? Il pronto soccorso va riqualificato.
AHAHAH….. io farei una bella cernita e ne licenzierei in tronco un buon 60%. Poi si può parlare di rispetto!!! L’anomalia a a cui va assolutamente posto rimedio è che deve essere possibile licenziare chi non è in grado o non vuole svolgere il lavoro per cui viene pagato dalla comunità!! L’unica soluzione è rendere la sanità privata (pagata come negli States invece di gravare sulle tasse) garantendo le cure a chi non può permettersi la polizza assicurativa.
Che lavorassero seriamente e soprattutto con rispetto dei propri pazienti che non sono animali da macello!! I macellai stanno nelle macellerie!