Marro (FDI): “Determinante il voto moderato dopo anni di volgarità”
Abbiamo assistito ad un confronto pubblico sano, con posizioni differenti, ma con rispetto. Se dopo sei anni quella di stamattina è stata l’unica occasione di confronto costruttivo tra chi fa politica, alla quale non casualmente è stato assente l’ex primo cittadino, qualche domanda nasce spontanea. Se il 2015 è stato caratterizzato dal voto di protesta, il 2021 si caratterizzerà per il voto moderato, perché tutto ciò che è successo fino ad oggi – dagli urlatori volgari alle infiltrazioni- impone una riflessione profonda sullo stato delle cose e su dove si vuol portare la città. Dalla parte del turpiloquio o da quella del dialogo; dalla parte dell’isolamento o a quella delle relazioni istituzionali; dalla parte delle frequentazioni alla luce del sole o da quella delle frequentazioni opache.
Non è un caso che oggi Metta non abbia partecipato al confronto tra i candidati alla carica di sindaco: come giustamente ha fatto notare Antonio Giannatempo, mancavano lui e Bevilacqua, accomunati da urla, cabaret e soliloqui. Il fango che ripetutamente si abbatte sull’intera cittadinanza a causa dello scioglimento per infiltrazioni mafiose (in ultimo l’articolo de Il Fatto Quotidiano) ha un preciso nome e un cognome, che non va votato.
Arcangelo Marro
Fratelli d’Italia
Candidato al consiglio comunale con Antonio Giannatempo
# io non voto METTA!
“Voto moderato” detto da uno che si candida con Fratelli d’Italia, cioè della destra estrema sovranista, fa un po’ sorridere. Posso capire se si fosse candidato con Forza Italia o UDC.
# Io voto Metta.