Un centrodestra di nuovo unito? Parola a Vitullo e Casarella
La competizione elettorale che ha visto prevalere Francesco Bonito ha posto in essere tutta una serie di problematiche in seno al centrodestra, reduce da un risultato decisamente deludente. Questa serie di problematiche può essere riassunta in una sola domanda: qual è il futuro del centrodestra a Cerignola?
Mentre nel centrosinistra si assiste alla ricucitura dello strappo consumatosi tra il PD e Noi di Tommaso Sgarro, viene da chiedersi quale sia l’attuale situazione nello schieramento opposto.
Una parte importante del centrodestra ha sposato la causa di Franco Metta – parte che vede in Paolo Vitullo il suo maggior esponente. L’ingegnere è stato eletto consigliere comunale forte di ben 775 preferenze, risultando essere il più suffragato nelle fila mettiane. Sebbene abbia lasciato Forza Italia per approdare alla lista civica Metta Sindaco, Vitullo non rinnega affatto la propria esperienza nel centrodestra: «Io sono tutt’ora un uomo di centrodestra e non sconfesso affatto il mio passato. Il mio distacco è stato il frutto di una scelta maturata in questi ultimi sei anni».
Certamente l’aver lasciato la lista che l’ha visto candidato sindaco nel 2015 ha avuto un peso politico non indifferente: «Io da solo ho preso quasi il doppio di tutta Forza Italia (che ha raccolto 424 voti, n.d.r.), ma il mio risultato è frutto di un gioco di squadra», ci tiene a rimarcare. Quali sono ora i rapporti con il centrodestra cerignolano? «Sono molto deluso – dice a marchiodoc.it – perché manca completamente una riflessione riguardante il deludente risultato elettorale conseguito. Sinceramente non vedo e né riesco a riconoscere leader che nel centrodestra possano compiere un’analisi del voto soddisfacente».
D’altra parte, continua il neoconsigliere mettiano, anche la gestione della scelta di Antonio Giannatempo come candidato sindaco non l’ha per nulla soddisfatto: «Io e Natale Curiello siamo stati esclusi dai tavoli delle trattative per l’individuazione del candidato sindaco».
Dall’altra parte, Gianvito Casarella, coordinatore cittadino e componente dell’assemblea nazionale di Fratelli d’Italia, constata tensione all’interno del proprio schieramento, rimarcando che «oggi leggiamo i vertici di Forza Italia e Udc sbraitare contro la scelta del candidato sindaco Giannatempo». Afferma Casarella: «A giugno, Lega e FdI avevano proposto la mia candidatura. Loro (Forza Italia e Udc, n.d.r.), segretari senza partito, hanno contrapposto autocandidature improbabili e mostrato insofferenze». I vertici nazionali hanno chiesto unità e solo in virtù di essa FdI ha preso parte «a tavoli con soggetti politici che sapevamo irrilevanti e che si sono dimostrati anche peggio alle urne».
E chiosa: «Manca la serenità nella lettura dei numeri. Mario Distefano e Luca Reddavide (tesserato FdI) hanno la metà dei consensi delle rispettive liste. Questo la dice lunga sulla ragione di chi oggi sbraita su Giannatempo. Quel che è mancato è il supporto del resto della coalizione, specie da Forza Italia e Udc. Se si sentono vincitori, sarà bene riflettere sull’opportunità di altri tavoli con loro». Per quanto riguarda i rapporti con Vitullo, Casarella sottolinea la lontananza di posizioni politiche: «Vitullo ha intrapreso una strada mettiana dal 2015. Non discuto la scelta, ma sicuramente ne presi da subito le distanze. Non c’è stato un riavvicinamento, ma il centrodestra elettoralmente rilevante dovrà riprendere a dialogare».
Tornando al fondamentale quesito iniziale concernente il futuro del centrodestra locale, nonché al tipo di opposizione da mettere in atto nei confronti della maggioranza che sostiene il neosindaco Bonito, anche qui emergono le differenze più che le convergenze. Asserisce Vitullo: «Io non ho la minima idea di quale sarà il tipo di opposizione di Giannatempo e Netti in Consiglio Comunale. Ciò di cui posso parlare è della nostra opposizione. Il programma di Bonito è corposo e noi controlleremo. Avanzeremo le nostre proposte e, qualora venissero accolte, applaudiremo tali scelte». Dal proprio canto, Casarella rivendica la centralità di FdI: «L’opposizione consiliare è affidata a FdI e da qui deve ripartire il centrodestra. In Consiglio, Giannatempo e Netti hanno già chiesto al partito pieno supporto che non mancherà. Se avessimo vinto, avremmo saputo imprimere una direzione nuova alla città. Siamo all’opposizione, ma idee e competenze non ci mancano».
Giovanni Soldano
Ho la sensazione che i consiglieri di opposizione si presenteranno pochissime volte ai lavori del consiglio comunale . Esso è formato da persone con ben altre ambizioni politiche e che viene a mancare per loro l’obbiettivo primario ossia gestire la cosa pubblica e gli enormi finanziamenti che arriveranno a Cerignola dalla regione Puglia e dal PNRR governativo. Un esempio arriva oggi da Roma: il candidato sindaco di centrodestra Michetti ha già rassegnato le dimissioni da consigliere comunale di opposizione! Questa la dice lunga su quali fossero gli interessi di questi fantomatici politici , che una volta persa la partita principale… Leggi il resto »
Invece chi sono gli onesti che oggi siedono o siederanno in giunta?
Scrivi i nomi ed i cognomi così il tuo post resterà a futura memoria e vedremo se il potere non causerà strane metamorfosi…
Strane per te ovviamente.
Innanzitutto io non ho parlato di onesti e disonesti, ma ho parlato di ambizioni politiche. Comunque rispondo alla tua domanda facendoti notare che i vari Sgarro, Moccia, Di Bisceglie, Di Tommaso hanno fatto e rappresentato una degna opposizione alla giunta Metta e che oggi hanno raccolto dai cittadini cerignolani il riconoscimento del loro operato. Tu credi che Giannatempo che ha già fatto il sindaco per due mandati ed è in attesa che si liberi un posto alla regione Puglia per prenderne il posto abbia la voglia e stimoli per fare il consigliere a Cerignola? E Vitullo già ex candidato sindaco… Leggi il resto »
Il tempo…appunto. Quando si è opposizione si è degni oppositori a cui fare un plauso per le “battaglie” contro il tiranno… Diverso è quando si “comanda” si gestisce la cosa pubblica. Li’ si devono prendere decisioni è parimenti assunzioni di responsabilità. Vedremo cosa saranno in grado di fare e sopratutto se le politiche che verranno messe in campo saranno espansionistiche e propedeutiche alla crescita della città o solo assistenzialiste e di fatto paralizzanti. Allo stato il PD solo questo sa fare. Ribadisco infine il mio concetto; vedremo anche se il potere non avrà ripercussioni negative sui soggetti politici da te… Leggi il resto »
Ma da dove deriva questa tua convinzione? Vorrei solo farti notare che negli ultimi 30 anni la sinistra ha governato a Cerignola per solo 4 anni! Il tuo giudizio e la tua convinzione siano frutto di un tuo pregiudizio non supportato dai fatti!
Può anche darsi, ma il mio non è un pregiudizio ma un giudizio supportato dalla storia della sinistra italiana e del PD dal 2007 ad oggi.
Come dicevo il tempo sarà arbitro.
Resta un piacevole scambio di opinioni, molto educato, cortese e civile.
Ad maiora
Vitullo non ha la minima idea di quale sará l’ opposizione di Giannatempo e Netti.
A distanza di sei anni io non ho la minima idea di quale sia stata la sua opposizione verso la vecchia amministrazione
Se dovessi rivedere Vitiullo nelle fila del CDX, giuro che andrò a votare a sinistra per il resto della mia vita. Lo dovete cacciare
e ve..ve..
U prem si propie tou
Noun! Tu purt la bandir di tradtour e voltafacc.
O sei di Cdestra o non lo sei, tu sei solo un a bandiera al vento.
cap d cazz, vitull s no sciout e ghei so u volta bandir? o non se legge o si propie nu pres
Addumann a mgghierd si so nu preis
Ma sbaglio o Vitullo si sta preparando per rifare un altro salto?
Se la statistica non inganna le prossime elezioni dovrebbe vincerle il cdx. Quindi mossa astuta.