venerdì, Dicembre 27, 2024
Politica

Dibisceglia dura su Pezzano: “Mette in pericolo le donne, ha raggiunto livelli preoccupanti”

Dibisceglia dura su Pezzano: "Mette in pericolo le donne, ha raggiunto livelli preoccupanti"


Maria Di Bisceglia è vicesindaco, assessore al Welfare e alle Politiche Abitative. Le deleghe a lei facenti capo sono segni della fiducia che il sindaco Bonito nutre nei suoi confronti. Diventa allora necessario capire quali siano le idee e i progetti che Di Bisceglia intende mettere in atto. Marchiodoc.it lo ha chiesto direttamente a lei.

Non è un segreto che Tommaso Sgarro mirasse a tale alla carica di assessore al Welfare. La scelta del sindaco Bonito è però caduta su Di Bisceglia e ciò può aver giocato un ruolo determinante nel fatto che Noi di Sgarro si trovi ora all’opposizione: «In effetti è così – afferma Di Bisceglia -Si commette un grave errore se si pensa ad un veto del PD riguardante l’ingresso in giunta di Tommaso Sgarro o l’attribuzione a lui di questa delega. Quando è nata l’idea della candidatura di Francesco Bonito, è stato stabilito un metodo preciso: le liste che avessero preso più voti avrebbero avuto legittimo diritto di scelta sulle deleghe assessorili. Dopo il primo turno, è stato chiesto a Sgarro di partecipare attivamente in fase di ballottaggio al sostegno di Francesco Bonito. Lui ha sostenuto Bonito senza però fare campagna elettorale al suo fianco. A Sgarro è stato offerto l’assessorato all’Urbanistica, ma ha rifiutato perché ha detto di non avere persone competenti in quel settore vicino a lui. In base alle competenze e alle attitudini dei papabili assessori, il sindaco ha ritenuto opportuno dare quella delega a me». Ma quali sono queste attitudini che hanno portato il sindaco a ritenere che fosse Maria Di Bisceglia la persona più adatta per ricoprire tale incarico? «In ambito lavorativo, mi sono sempre occupata di lavoro e di previdenza sociale e ho sempre avuto a che fare i più deboli. Inoltre, durante la mia attività di consigliere d’opposizione, il sociale mi ha sempre interessato. Le competenze si acquisiscono sul campo e negli anni d’opposizione qualcosa l’ho imparata anch’io».


Il giudizio di Di Bisceglia sul suo predecessore, Rino Pezzano, è molto duro: «Ha pensato esclusivamente a costruirsi un saldo bacino elettorale in vista delle elezioni e ha dimenticato le necessità dei più deboli. Ha anteposto la sua voglia di emergere alle istanze provenienti dal terzo settore, che oggi interloquisce in modo sano con l’amministrazione». Vi è però qualcosa di ancor più grave: «Il consigliere Pezzano sta utilizzando indebitamente il logo del Comune di Cerignola per fare campagna elettorale», dice la vicesindaco facendo riferimento ad un post pubblicato per ben due volte sul profilo Facebook dall’ex assessore e riguardante un avviso pubblico per lo svolgimento di attività ricreative rivolto a soggetti operanti in ambito sociale. E non basta. Sempre su Facebook, «poche settimane fa, Pezzano ha reso noto l’indirizzo del rifugio delle donne vittima di violenza, che avrebbe dovuto restare segreto per garantire l’incolumità di queste ultime e mettendo in pericolo la vita di decine di donne». Di conseguenza, Di Bisceglia annuncia che sarà utilizzato «ogni strumento per contrastare l’assoluta illegalità con cui Pezzano, nel solco del suo mentore Metta, conduce l’attività politica. La sua indecenza ha ormai raggiunto livelli preoccupanti».


Per quanto riguarda l’attività politica che l’attende, sono le conseguenze della pandemia a rendere più pressanti le problematiche sociali: «La nostra comunità soffre di un evidente disagio e il sostegno richiesto ai nostri uffici è massiccio. Fondamentale è il contributo delle associazioni e delle cooperative presenti sul nostro territorio e che sono il primo sportello al quale le famiglie in difficoltà si rivolgono. Diventa dunque importante stringere l’interlocuzione tra ente comunale e queste realtà. La nostra squadra di assistenti sociale è molto preparata – continua Di Bisceglia – Intendiamo stabilizzare gli assistenti sociali in carico al Comune ed implementarne il numero, perché siamo molto al di sotto del numero stabilito per legge che è di un assistente sociale ogni 4.500 abitanti in Ambito Territoriale (Cerignola e Cinque Reali Siti, n.d.r.). Attualmente disponiamo solo di otto assistenti sociali». 

Maria Di Bisceglia ha anche assunto la Presidenza del Coordinamento Istituzionale dell’Ambito Territoriale di Cerignola e spetterà a lei ricucire quei rapporti che, durante la precedente amministrazione, si sono incrinati: «Nostro compito è far capire ai nostri interlocutori che l’attuale livello credibilità dell’ente comunale è diverso da quello che si avuto con l’amministrazione Metta. Noi discuteremo con le altre istituzioni: ho già avuto modo di riunirmi con i rappresentanti degli altri comuni dell’ambito e vi è stata ampia disponibilità a lavorare insieme nell’interesse dell’Ambito stesso».

Giovanni Soldano




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Di Vittoriano
3 anni fa

Se fossi nei panni del sindaco, un pensierino sul presidente del consiglio lo farei. Sceglierei un politico super partes carismatico…un nome che dopo cento anni é stato paragonato a Di Vittorio.

Vendette rosse
3 anni fa

Inizia la vedetta dei rossi…e si sa, non fanno prigionieri.
Caro Sgarro ben ti sta devo dire, non impari mai e le prendi sempre nel muso ed ora anche dai tuoi coetanei, ma quando imparerai che mo’ ti dava l’assessorato al welfare, ossia quello che assicura il vero bacino di voti per chi lo occupa, non a caso lo ha preso la Dibisceglia, prossimo candidato sindaco di Cerignola.
Tommasi’….la coerenza prima di tutto, anche dei diktat venuti dall’alto!
Mo’ citt!!!

Marcello
3 anni fa
Reply to  Vendette rosse

E quale sarebbe stata la vendetta? Ha fatto tutto Sgarro. Lui si è candidato a sindaco, rifiutando la candidatura di Bonito quale unico candidato della sinistra. Lui è stato sconfitto da Bonito nella lotta per arrivare al ballottaggio. Lui ha rifiutato l’assessorato all’ Urbanistica e ai Lavori Pubblici, che non è l’ultimo degli assessorati, pretendendo un’assessorato che era stato già assegnato, e che Bonito non avrebbe mai potuto togliere al PD, salvo tradire i precedenti accordi.

V come vendetta
3 anni fa
Reply to  Marcello

La vendetta si consuma oggi per lo “strappo” di Sgarro “ieri” che di fatto ha spaccato il PD locale in due fazioni, come ben si è visto dai voti presi alle elezioni. L’assessorato al Welfare come sai o dovresti sapere porta voti a valanga e l’assessorato offerto a Sgarro era ovviamente un “insulto” visto che tutti sapevano che non aveva nessuno con le competenze richieste, anche se, devo dire che, visto che gli assessorati sono stati dati con criterio eminentemente politico e non altro, Sgarro avrebbe potuto prenderselo ( urbanistica e L.P.) e metterci a capo ch’esso’ un salumiere e… Leggi il resto »

Marcello
3 anni fa

Non so se Sgarro era fiancheggiato da qualche salumiere. Sicuramente era fiancheggiato da qualche ingegnere. O erano tutti assistenti sociali? Cerco di capire, ma non riesco. Se Sgarro fosse diventato sindaco avrebbe amministrato solo i servizi sociali, perché per tutti gli altri assessorati lui e la sua truppa non avevano le competenze richieste? E pretendere un assessorato che si sa già preso da altri che significato ha? Quale logica politica, se non quella dello scontro ad ogni costo?

ecchecazz
3 anni fa
Reply to  Marcello

E chi lo decide se deve essere il solo candidato della sinistra?
Ma ti vuoi togliere i paraocchi ?

Marcello
3 anni fa
Reply to  ecchecazz

Infatti, lo doveva decidere Sgarro se allearsi con Bonito, vincere, e pretendere assessorati per sé e per la sua lista, oppure correre da solo e perdere. Ha scelto male . Forse I paraocchi li ha avuti chi ha scelto male, e tutti quelli che l’hanno male consigliato. Ci sarebbe voluto veramente un salumiere a fianco di Sgarro, invece che tante menti brillanti. I salumieri sanno fare i conti.

PD…
3 anni fa
Reply to  Marcello

A mio modo di vedere Sgarro ha fatto benissimo a “strappare” con il PD locale e malissimo ad appoggiare Bonito al ballottaggio. Chi lo ha votato si è sentito tradito e dopo le elezioni i suoi elettori non gliela hanno mandata a dire. Se lo doveva aspettare dal PD; se non sei un soldatino ossequioso ed allineato sei nel mirino. Oramai a Cerignola il PD è in mano a pochi rampanti e troppi galli nel pollaio danno fastidio. Con l’appoggio a Bonito alcuni temevano un rientro e la negazione del welfare segna il definitivo out. Ripeto, già sono in troppi… Leggi il resto »

Che Dio ci salvi dal PD
3 anni fa

Quando si consumano le vendette spesso si va oltre la decenza come in questa dichiarazione che trovo inopportuna, arrogante, in una parola, in linea con quello che sta accadendo a Cerignola in questi giorni, suprematismo rosso.

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