Bonito: “Cerignola non sarà mai più come quella di Franco Metta e dei suoi sodali”
“Non parteciperemo ai matrimoni dei boss, non inaugureremo i bar dei malavitosi, non svenderemo le scuole e i palazzi pubblici ai clan. Non saremo mai, quindi, come Franco Metta e la sua giunta”. Inizia così l’intervento di Francesco Bonito, sindaco di Cerignola, rispetto alle indiscrezioni giornalistiche sulla società del verde coinvolta nella relazione di scioglimento del Comune di Foggia e che dal 2020 presta servizio anche nel Comune di Cerignola.
“Siamo in carica da appena un mese e, come facilmente deducibile, ciò che riguarda il verde pubblico è stato appannaggio della precedente gestione. Le notizie di stampa di queste ore, che riguardano una società foggiana che opera anche nella nostra città, non ci lasciano indifferenti e abbiamo monitorato tutta la documentazione riguardante la gara svolta durante il governo dei Commissari Prefettizi, che non ha presentato problemi di sorta”, commenta Bonito.
“Qualora la Prefettura dovesse intraprendere iniziative diverse, ci uniformeremo e agiremo di conseguenza. Piuttosto, nel 2018, il verde pubblico è stato uno dei motivi del commissariamento di Cerignola grazie a Metta e ai suoi degni sodali”, spiega il primo cittadino.
“É bene ricordare che, dopo la sciagurata gestione Metta, per colpa del quale la nostra città è stata martoriata e vilipesa a causa delle sue discutibili frequentazioni e delle collusioni diffuse con ambienti chiaramente malavitosi, Cerignola non permetterà alcuna ambiguità”, osserva Bonito.
“All’ex sindaco sciolto per mafia, che il Ministero degli Interni nelle sue relazioni dipinge come un festoso paggetto dei boss, consiglio di rassegnarsi all’idea che la nostra amministrazione e la nostra moralità non saranno mai come le sue”, conclude Bonito.