Tari, Noi: “Sulla TARI nell’Amministrazione c’è ancora troppa confusione”
«Il nuovo Assessore all’Ambiente, l’Avvocato Mario Liscio, non ci sembra che abbia ancora chiara la questione nella sua interezza e gravità», commentano così l’Associazione Noi e i consiglieri Tommaso Sgarro, Marcello Moccia e Luca Lombardi le dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’assessore in merito agli avvisi TARI recapitati ai cerignolani in questi giorni.
«La doverosa premessa è che la Tari 2021 non è opera dell’amministrazione Bonito ma ci è stata lasciata dai commissari, incapaci, in due anni, di risolvere i guai creati dalla delibera di C.C. n.35 del 30-07-2018, atto più buio dell’amministrazione sciolta per infiltrazioni mafiose. Quel giorno, la Tari aumentò senza criterio, da 10 a 14 milioni di euro. Fino a quando non troveremo un’amministrazione capace di fare luce sulla questione per riportare a valori normali il gettito Tari, continueremo a pagare ogni anno, milioni in più di Tari.Un servizio “decente” di igiene urbana in una città come Cerignola può, anzi deve, costare poco più di 10 milioni di euro annui. Speriamo che, almeno su questo, siano tutti d’accordo».
«Parlare impropriamente di “appartamenti condominiali” agevolati e “case a pian terreno” penalizzate, come ha fatto l’Assessore Liscio, manda in confusione la cittadinanza. La modifica del regolamento TARI, operato dai commissari, sulle percentuali di “riduzioni” (altra cosa rispetto alle “agevolazioni”) della TARI per le abitazioni con un unico occupante e le zone con inferiori livelli di prestazione di servizio, riguardano una piccola parte della platea dei contribuenti. Il principio comunitario “chi inquina paga” è stato recepito in Italia dal Testo Unico Ambientale D. Lgs. 152/2006, non è una novità introdotta lo scorso anno da ARERA».
«La parte fissa della Tari, proporzionale ai metri quadri dell’appartamento (che sia in condominio o a piano terra), serve a coprire i costi fissi del servizio, che, per le utenze domestiche, sono diminuiti da 7,5 milioni a 3,5 milioni rispetto al passato. La parte variabile della Tari, legata al numero di componenti del nucleo familiare, serve a coprire i costi variabili del servizio, che, per le utenze domestiche, sono aumentati da 3 a 6 milioni rispetto al passato. Per tale ragione, le famiglie che abitano in case più grandi, presumibilmente le più abbienti, hanno visto ridurre la TARI mentre quelle che vivono in appartamenti più piccoli, hanno visto aumentare ulteriormente la TARI».
«La riduzione fino al 38% della TARI per le attività cittadine non si evince dalle aliquote tariffarie approvate che sono tutte superiori rispetto al passato. Evidentemente l’assessore Liscio confonde il contributo straordinario di 568000 €, arrivato dallo Stato a favore delle attività per fronteggiare l’emergenza Covid, con qualcosa di diverso».
«Abbiamo chiesto ed ottenuto dal Sindaco Bonito, ampie rassicurazioni in merito alla disponibilità ad un’operazione verità sulla TARI, durante la fase di ballottaggio. Ad oggi, non abbiamo ancora avuto alcun riscontro in merito. Siamo a disposizione dell’amministrazione comunale per qualsiasi contributo e confronto sull’argomento, dentro e fuori il Consiglio Comunale. Non ci interessa fare “opposizione” su questo tema, perché NOI la Tari la vogliamo “veramente” abbassare».
Avete venduto l’anima al DIAVOLO, e siamo solo all’inizio.
Solo sulla TARI? troppo buono…