Cerignola, incinta del padre: la vittima aveva pensato al suicidio dopo gli abusi sessuali
Si trovava in una condizione di totale sottomissione psicologica, tanto da accarezzare l’idea del suicidio dopo aver scoperto di essere incinta del suo padre orco e per porre fine alle violenze sessuali perpetrate da sedici lunghi anni. E’ finito solo nei giorni scorsi l’incubo di una ragazza di 21 anni, originaria della Romania, che agli Agenti della Polizia di Stato ha raccontato tutto il suo calvario dopo che gli stessi, su segnalazione, avevano iniziato una meticolosa attività di indagine.
La famiglia, dalla Romani a Cerignola
Gli abusi sono iniziati quando la famiglia- formata dal padre orco, sua moglie, quattro figli maschi e la giovane vittima- si trovava e viveva stabilmente in Romania: la bambina aveva soltanto cinque anni quando le attenzioni dell’uomo si sono rivolte con sempre più insistenza su di lei. Una volta trasferitisi in Italia, si sono accasati in un casolare di fortuna ubicato nella zona del Santuario della Madonna di Ripalta, ma anche in quelle occasioni non è mutato nulla: l’uomo approfittava dell’assenza della moglie e dei suoi figli per abusare della ragazza, che otto mesi fa si è scoperta incinta del suo aguzzino.
Le indagini
Per lo Stato italiano quella famiglia non è mai esistita, un intero nucleo sconosciuto ai radar del Ministero, del Comune, delle Forze dell’ordine. L’unica legge era quella imposta dal padre, che teneva praticamente segregati gli altri componenti della famiglia. Alla polizia diverse settimane fa è arrivata una segnalazione anonima che descriveva quella casa come un vero e proprio incubo. Arrivata sul posto, dopo un’attenta attività di indagine, la polizia ha prelevato tutti. Il padre orco non ha capito da subito il motivo dell’intervento e avrebbe chiesto insistentemente spiegazioni facendo leva, peraltro, sul suo stato di povertà. Dopo essere arrivata in Commissariato la ragazza è stata un fiume in piena, riferendo peraltro di aver pensato al suicidio per interrompere quelle angherie.
Gli esiti
L’uomo, fortemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia e abuso sessuale, si trova ora presso il carcere di Foggia, mentre la parte restante della famiglia – compresa la 21enne all’ottavo mese di gravidanza- si trova adesso in località protetta.
Lo tengono nella speciale..perché se lo mettono con gli altri detenuti il pezzo più grande è quando un granello di sabbia.
Deve soffrire come un cane e poi si spera, morire in carcere.
Povera figlia, e povera famiglia.
Grazie alla segnalazione anonima è venuta alla luce questa squallida storia.
Questa la dice lunga sul controllo del territorio di Cerignola purtroppo vasto.
Il censimento esiste solo per noi cittadini residenti da sempre allo stesso indirizzo,con lo stesso numero di telefono ecc…
In quanto all’orco spero il fine pena il più lungo possibile.
Povera figlia e povera creatura che nascerà.
Ogni mattina mi alzeró e pregherò affinché questo porco muoia.