Aggressione don Carmine Ladogana, la stretta sui due uomini: si indaga sul movente

Continuano le ricerche dei due aggressori che il 17 febbraio, intorno alle ore 21:00, hanno aggredito il parroco della chiesa di Sant’Antonio di Cerignola, don Carmine Ladogana, mentre faceva rientro nel suo appartamento. L’aggressione è avvenuta in via Vittorio Veneto, alle spalle del Teatro Mercadante, e la polizia – che indaga sul caso- sta passando al setaccio tutte le videocamere di sorveglianza della zona.

Le telecamere sono numerosissime e stanno consentendo quella che pare essere una vera e propria stretta sui due aggressori, che si sono presentati al cospetto del parroco incappucciati e con la mascherina, quindi nei fatti irriconoscibili. Gli oltre 15 impianti di videosorveglianza disponibili in zona- sia privati che pubblici- possono essere utili a individuare i responsabili dell’aggressione, avvenuta con schiaffi e pugni. I due uomini, poi, dopo il fattaccio si sono guadagnati la fuga a piedi, imboccando due strade differenti.

Don Carmine Ladogana, che agli inquirenti è apparso spaesato e comprensibilmente impaurito, subito dopo l’aggressione è stato trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale Tatarella di Cerignola, dove ha riportato un trauma cranico e la lesione del labbro.

Gli inquirenti stanno ricostruendo l’accaduto e soprattutto cercano di fare luce sul movente dell’aggressione: al sacerdote non sarebbe stato rubato nulla, anche se ciò non esclude che possa essersi trattato di un tentativo di rapina finito male; ma le piste battute sono molteplici, compresa quella di questioni personali irrisolte. Le indagini proseguono su tutti i fronti.