Dal fulmine al sisma, la storia dell’orologio del Castello oggi riattivato
“Dopo tanti anni è stato ripristinato il funzionamento dell’orologio della torre del Castello e sono stati illuminati il quadrante e la torre campanaria, come non si era visto mai”. Con queste parole il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, annuncia l’attivazione della Torre dell’Orologio, sita in Cerignola nei pressi del rione “Terra Vecchia”, il centro storico della città.
“Da oggi, ad ogni ora, potremo riascoltare i tocchi delle antiche campane, che da secoli hanno scandito la vita quotidiana. La torre fu fatta erigere dal Duca d’Egmont nel 1804, in sostituzione di quella fatiscente inglobata nel palazzo La Rochefoucauld, a margine della Terra Vecchia”, spiega il primo cittadino. Originariamente, come indicano le fonti storiche, la Torre era più alta ma un fulmine, nel 1866, ne danneggiò la struttura. Anticamente la Torre marcava l’ ingresso Sud del borgo, su Largo Costantino Imperatore. L’antico Castello, nel corso dei secoli, subì svariati crolli dovuti dapprima al violento terremoto del 1627, poi, nel 1731 un altro sisma ne decretò il tracollo. Solamente nel 1943 ci fu la ricostruzione di ciò che rimase dell’ antico maniero che fu assemblato ad altre costruzioni.
“Sono in corso- prosegue Bonito- i lavori di ripristino degli otto orologi sparsi sul territorio cittadino. Grazie all’assessore ai lavori pubblici Mario Liscio e all’ufficio tecnico: altre iniziative sono in cantiere per valorizzare il nostro patrimonio storico e artistico”.
Ma é l’orologio che compare in Ritorno al Futuro?
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