Servizio mensa, detrazioni per le famiglie: le nuove regole
“Per il prossimo anno abbiamo portato il limite di reddito per l’esenzione del servizio mensa da duemila a tremila euro. Crediamo che il diritto allo studio sia un valore fondamentale per una comunità e dobbiamo creare tutte le condizioni per garantirlo al meglio”. Così l’assessore ai servizi sociali e vicesindaco del Comune di Cerignola, Maria Dibisceglia, commenta le novità che saranno presentate domani, venerdì 22 aprile, nel bilancio di previsione al vaglio del Consiglio Comunale.
“Inoltre – aggiunge Dibisceglia- andiamo ad inserire una nuova fascia di contribuzione per redditi superiori ai 20mila euro. Dopo due anni di Covid e con un carovita che sta soffocando, in particolare, i cittadini più deboli, riteniamo doveroso far pagare meno a chi non ha la possibilità di farlo”.
Diverse le novità anche per quanto riguarda il servizio mensa: “In questi giorni – aggiunge l’assessore alla pubblica istruzione, Rossella Bruno– abbiamo incontrato i vertici della società Ladisa, affinché venga perfezionato il sistema di ristorazione all’interno delle nostre scuole. Oltre ad un più capillare controllo qualità, la società si è impegnata a portare avanti una progettazione, già iniziata in via sperimentale durante questo anno scolastico, di digitalizzazione delle prenotazioni al servizio mensa. Tutte le scuole, già dal prossimo anno scolastico, saranno dotate di tablet tramite cui i referenti scolastici potranno segnalare le adesioni in maniera più rapida e meno farraginosa”. “In queste settimane – conclude il sindaco Francesco Bonito– abbiamo interloquito con i dirigenti scolastici dei nostri istituti e abbiamo tradotto in azione amministrativa alcune di quelle istanze trasferiteci negli incontri presso le scuole. Il bilancio di previsione che andiamo ad approvare contiene le indicazioni che famiglie e i docenti ci hanno segnalato. È questo il modello di amministrazione che abbiamo intrapreso: alla stesura del nostro bilancio hanno partecipato scuole, associazioni di categoria, cooperative, in modo da creare una netta corrispondenza tra esigenze della città e azione di governo”.