Consiglio comunale, Noi: “Bilancio deludente, l’amministrazione dia risposte”
«Quello presentato ieri in consiglio comunale dall’amministrazione Bonito è un bilancio nei numeri in sostanziale continuità con quelli dell’amministrazione Metta, e confuso sotto il profilo dell’azione politico-amministrativa. Se sulla presentazione delle linee guida al primo consiglio comunale ci eravamo astenuti nella speranza che alcune scelte potessero chiarirsi, ieri non abbiamo potuto fare altro che votare contro. Le istanze di quegli elettori che al turno di ballottaggio hanno votato il centrosinistra per superare la crisi istituzionale cittadina, e provare a scrivere una pagina politica differente sono state ieri definitivamente tradite e accantonate».
«Sotto il profilo degli investimenti questa città rimane al di sotto di altre città simili per grandezza, e le opere pubbliche sono risultato un elenco di opere per lo più già programmate o cantierizzate dalla precedente amministrazione. Cultura e politiche giovanili, che dovrebbero essere al centro dell’azione politica in comune da rigenerare socialmente restano residuali, in un bilancio che non ha di fatto una visione. I numeri sulla sicurezza cittadina sono gli stessi di Delvino, improntatati a una politica vessatoria nei confronti volta a fare esclusivamente cassa, che non risponde adeguatamente alle esigenze di presidio del territorio al di là della propaganda indicando una strada che tutto è fuorché progressista».
«Non si trattava di scrivere il libro dei sogni ma di essere pragmaticamente precisi su che cosa si intende fare. Ieri, invece, abbiamo scoperto che per questa amministrazione l’idea del bilancio è quella di una scatola vuota dalla quale poter attingere di volta in volta a seconda delle situazioni. È mancata una visione di governo della città e delle sue criticità. Ci lascia decisamente perplessi, infatti, l’approccio sulle politiche ambientali e sul ciclo dei rifiuti che rappresentano il 37% circa del bilancio e che ieri sono state presentate in maniera grossolana. Se da un lato risulta essere ancora ai primi passi quell’operazione verità sulla TARI che è necessaria e propedeutica all’abbassamento della tassa sui rifiuti più alta d’Italia, impressiona nel bilancio leggere la svalutazione di 8 Milioni di partecipazioni per il Comune di Cerignola. Sul ciclo dei rifiuti e sull’impiantistica, dove con l’attuale sindaco avevamo preso precisi accordi sul rilancio di una società pubblica per superare la catastrofica e dannosa situazione lasciata dall’amministrazione precedente, abbiamo registrato un imbarazzato tentativo di puntare e giustificare l’uso de progetto di finanza per la riapertura degli impianti come scelta obbligata, ma senza spiegarne le ragioni. Anche su questa scelta si è registrata sostanziale continuità con l’amministrazione precedente, per noi cosa inaccettabile. Se si vuole lavorare per trovare una soluzione che valorizzi il territorio e lo arricchisca noi ci siamo, se si vuole imporre una scelta solo per rispondere ai diktat politici che vengono da Bari a scapito della città, sarà solo responsabilità di chi accetterà di chinare il capo».
la zia non è contenta
Questa è un’amministrazione del niente impastata con il nulla. Da quando si sono insediati (veramente da quando lo fece la commissione straordinaria), Cerignola si è bloccata completamente. Prima pullulava di cantieri e idee, anche con qualche sbaglio che commette solo chi lavora, oggi viviamo in un’oblio. Complici tutti quei partiti che lo hanno appoggiato, ben sapendo delle palesi incapacità politiche. Oggi a costoro chiedo un sussulto di orgoglio nelle speranza di una sfiducia in un periodo che dovrebbe far entrare nelle casse comunali milioni di euro con il PNRR, e che questi incapaci stanno facendo letteralmente svanire. L’unica cosa che… Leggi il resto »
Ciccill ve t’ appugg ca no ‘ n ghe j rob toje