Silvia, una giovane scrittrice sul podio della John Cabot University
Le scuole di Cerignola si distinguono ancora una volta in ambito nazionale. Silvia Parente, diciottenne di San Ferdinando, studentessa della 5ᵃC del Liceo Scientifico “A. Einstein”, è tra le vincitrici del concorso nazionale di scrittura creativa “Italy writes” indetto dalla John Cabot University, la prestigiosa università americana con sede a Roma. “Italy writes” è un concorso di scrittura creativa rivolto alle classi terze, quarte e quinte delle scuole superiori e che prevede che i partecipanti redigano brevi racconti inediti o saggi. La cerimonia di premiazione si terrà online il prossimo 8 giugno, quando Silvia, già sicura del podio, scoprirà il suo piazzamento.
La proposta di partecipare al progetto è stata avanzata ad inizio anno scolastico da Francesco Longo, il docente d’inglese che ha preparato i venticinque studenti selezionati per il concorso: «Dopo l’approvazione definitiva da parte del collegio docenti, a novembre sono partiti i workshop pomeridiani della durata di dieci ore e che sono terminati a febbraio – spiega il professor Longo – Per motivi di tempo (gli elaborati andavano consegnati entro il primo marzo) e visti i livelli diversi di preparazione tra gli alunni, ci siamo focalizzati sullo storytelling, più stimolante per la creatività. Il nostro obiettivo, ancora prima di una possibile vittoria, era che i ragazzi si mettessero alla prova e che si confrontassero con altre realtà, mettendoli in condizione di uscire dalla comfort zone di questa scuola».
La storia proposta da Silvia Parente che ha riscosso i favori della giuria ha una genesi familiare: «Ho sempre adorato le storie sulla mia famiglia che mia nonna mi racconta sin da quando ero bambina – racconta Silvia con un sorriso – Una storia in particolare mi piaceva, così l’ho tradotta in inglese e ci ho aggiunto del mio. Il titolo è “And still it is”, cioè “E ancora lo è”, perché concludo molti capoversi della mia storia con questa frase, “and still it is”. I protagonisti sono i miei nonni, che nella storia chiamo proprio “nonno” e “nonna”. Ho voluto descrivere il nostro sud, le campagne e il lavoro attraverso una storia realmente accaduta che parla dell’amicizia tra un immigrato dal Marocco, che io ho chiamato Carmelo, e il fratello di mio nonno». Ora la maturità e poi l’università: «Studierò Fisica a Bari per diventare ricercatrice nel settore del nucleare, mi piacciono molto la teoria relativistica e lo studio delle micro particelle. Amo sia l’inglese sia la matematica, e questo è l’ideale per gli studi che voglio intraprendere».
Giovanni Soldano
Bravissima ❤️
Brava, complimenti e in bocca al lupo!