Giovane detenuto cerignolano si toglie la vita in carcere
Un detenuto di origine cerignolana, di trent’anni, si è tolto la vita in cella – presso il carcere di Foggia- impiccandosi nel giorno del suo compleanno. A riferirlo a Foggiatoday.it è il segretario del sindacato SAPPE. Già sabato scorso, sempre in via delle Casermette a Foggia, un detenuto aveva appiccato un rogo in cella provocando un’enorme nube tossica che ha invaso l’area interna sfiorando la tragedia. Questa mattina, però, la situazione è andata ancora peggio.
Dalle prime ricostruite offerte dal sindacato di polizia penitenziaria, sembrerebbe che il detenuto cerignolano, dopo aver effettuato una videochiamata con i suoi familiari, abbia intrecciato le lenzuola legandole al muro e si sarebbe tolto la vita stringendo un nodo al collo.
“Ma cosa deve accadere ancora – dice il segretario del SAPPE Pilagatti- nel penitenziario che ha avuto più suicidi della nazione nel 2022, ben cinque, anche a causa della grave carenza di personale per cui un solo poliziotto è costretto a gestire e controllare contemporaneamente più posti di servizio e nel contempo i detenuti nelle loro stanze”.
E ancora, prosegue il sindacalista: “Ad aggravare la situazione la miriade di malattie, circa 60, che hanno praticamente sguarnito il penitenziario con i poliziotti costretti a turni di 12 ore continuativi senza possibilità di riposo”.
Condoglianze ai familiari……ma leggendo il suo curriculum……