martedì, Novembre 26, 2024
Politica

Il forfait di Sisto, l’ok di Fallucchi e Gatta, le versioni discordanti: i candidati da Metta


La sera del 15 settembre, i candidati Anna Maria Fallucchi e Giandomenico Gatta hanno partecipato alla presentazione del libro di Salvatore Tatarella “La destra verso il futuro” promosso dalla Fondazione Tatarella. Al termine dell’evento, si sono trasferiti presso la sede del movimento “Avanti Cerignola” di Franco Metta, dove sono stati accolti dall’ex sindaco in persona e sono stati raggiunti da Marcello Lanotte, altro candidato di centrodestra.

Diversi sono stati i toni dei due eventi: più pacati ma non privi di giudizi duri verso il centrosinistra nazionale, regionale e cerignolano quelli usati durante la presentazione del libro; decisamente più aspri e aggressivi quelli espressi durante l’incontro con Metta. «La prospettiva della sconfitta fa crollare la maschera perbenista del PD – Metta ha attaccato – Il forfait del sottosegretario Sisto? Gli ho detto io di restare a Bari, nel suo collegio, nonostante le sue insistenze di essere qui. Lui dice di avere imparato da me a fare le campagne elettorali, il che vuol dire che le ha imparate da Salvatore Tatarella».

E ha concluso rivolgendosi ai candidati: «Prometteteci di non dimenticarvi di questo territorio, ma sappiate anche che i nemici vi attaccheranno senza pietà utilizzando i loro sodali che hanno infiltrato nelle istituzioni, come hanno fatto con me». Chiarissime le prese di posizione degli ospiti dell’ex primo cittadino: «Questa è anche la terra di Di Vittorio, uomo lontanissimo da me politicamente, ma di cui mai mi sognerei d’infangare la memoria», ha detto Lanotte. E Gatta ha ribadito: «La lettera di Bonita è solo veleno che ci è stato vomitato addosso. Io non mi faccio dettare l’agenda politica da nessuno. Basta con la stagione dell’odio», ha affermato, deplorando anche il fatto che «nessuno mi abbia chiesto quali siano le proposte politiche del centrodestra».

La partecipazione di Fallucchi, Gatta e Lanotte assume dunque dei significati politici ben precisi, e questo al netto dello smarcamento operato prima da parte delle segreterie cittadine di Lega e di FdI e poi da parte del coordinatore di FdI, Giandonato La Salandra, che infatti da Metta non è andato. Smarcamenti, tra l’altro, che nel corso dei due incontri pubblici non sono stati esplicitamente menzionati. La confusione è stata poi aumentata dal forfait di Sisto, che pochi giorni fa ha fatto sapere di aver «da tempo prontamente comunicato la mia indisponibilità e impossibilità a partecipare all’iniziativa», invitando Bonito a evitare «di strumentalizzare il nulla». Una versione distante, dunque, da quella fornita da Metta il quale, nonostante tutto, sembra giovarsi delle polemiche.

Giovanni Soldano


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