“Quasi amici”: scontro a distanza nel centrodestra tra Casarella e Vitullo

Non si citano mai, eppure le vicendevoli stoccate hanno come indirizzo quello di Paolo Vitullo e di Gianvito Casarella. Dopo il voto del 25 settembre, così come il voto delle comunali, ancora scintille tra coloro i quali erano buoni amici, tanto da condividere l’esperienza Vitullo sindaco contro Metta nel 2015, e poi hanno preso strade diverse. Vitullo, da sfidante, è stato prima stampella di Metta e poi alleato nel 2021 quando però ha perso contro il centrosinistra.

Così le elezioni 2021 hanno rappresentato, per Vitullo, un modo per rientrare nel partito di Forza Italia andando alla conta. Ed è proprio qui che l’ex civico riconvertito al berlusconismo ha mostrato i muscoli attaccando, proprio da questo sito, e senza mai citarlo, Casarella: “Abbiamo tuttavia registrato degli inspiegabili atteggiamenti ostruzionistici da parte di alcuni settori del centrodestra: mi riferisco a quella parte di FdI che fa riferimento al coordinatore provinciale Lasalandra”.

A non spiegarsi l’ostruzionismo, probabilmente arrivato in maniera più lampante dopo lo scioglimento per mafia della formazione che Vitullo ha inteso sostenere, è stato anche tutto il Movimento Avanti Cerignola.

Oggi Casarella replica, senza riferimenti precisi: “Se altre liste della coalizione registrano un solo lieve incremento percentuale nel raffronto tra i dati del collegio e quelli su Cerignola (qualcuno decresce ma festeggia), Fratelli d’Italia guadagna in città il 2,58% alla Camera (dove è stato forte l’effetto Conte come in tutta la Capitanata) ed addirittura del 4,61% al Senato. Fieri del risultato, continueremo l’opposizione comunale, dialogando con gli alleati in prospettiva futura”.

E poi la stoccata all’amministrazione: “Insomma, dove esiste un partito organizzato e radicato, l’incremento su Cerignola si vede, numeri alla mano. Diverso il caso del M5S che malgrado Conte, qui a Cerignola riesce a peggiorare il dato di collegio del 6,7%. imbarazzante il Partito Democratico, che guida la Regione dal 2005 (non è eletto il vicegovernatore Piemontese) e il Comune da 1 anno… Eppure aveva al Senato la candidata cerignolana Teresa Cicolella: proprio sulla scheda gialla il risultato peggiore a Cerignola. E qualche riflessione certamente si dovrà avviare, dopo un anno di nulla assoluto alla guida della città”, conclude Casarella.